sabato 30 aprile 2011

Beatificazione Wojtyla, onda di pellegrini Il piano del Campidoglio

Stasera la veglia al Circo Massimo, domani Ztl dalle 4 di mattina. Alemanno: tarati su un milione di persone

I NUMERI PER ESSERE INFORMATI

Wojtyla, onda di pellegrini
Il piano del Campidoglio

Stasera la veglia al Circo Massimo, domani Ztl dalle 4 di mattina. Alemanno: tarati su un milione di persone

Pelle grini appena arrivati a Roma (Ansa)

ROMA - Un piano tarato «su un milione di persone» e un avvertimento: «Siamo preoccupati - dice Gianni Alemanno - dall'invasione di venditori ambulanti ed abusivi calati su tutta Roma. Questi eventi richiamano anche tanti malintenzionati». Il vicesindaco Mauro Cutrufo annuncia: «Presenterò un disegno di legge contro gli stalker dei turisti». E il rischio attentati chimici? «Non c'è nessun allarme specifico», dice il sindaco che venerdì, in moto, ha «ispezionato» i punti informativi del Comune.

L'affluenza e il budget
Alemanno ammette: «Neppure noi sappiamo quante persone ci saranno. Lo capiremo solo domenica mattina: tutti i nostri servizi, comunque, sono tarati su un milione di pellegrini». Chi paga? «L'evento - continua il sindaco - dovrebbe costare 3,5-4 milioni di euro. Ma poi lo vedremo a pie' di lista. E Gianni Letta, col governo, si è impegnato a coprirne una parte». Anche il Vaticano farà il suo: «La Santa Sede ci è venuta incontro. Tutti i video che ci sono in città sono pagati dall'Opera Romana Pellegrinaggi».

Il sindaco Alemanno gira in moto per il centro per vedere i punti informativi del Comune (Jpeg)

Ztl più estesa
Stasera, Ztl classica dalle 23 alle 3. Domattina, Ztl speciale dalle 4 del mattino ad oltranza. In I Municipio chiuse al traffico per pullman, auto, moto (eccetto residenti, autorizzati e mezzi di soccorso) via Ludovisi, via Veneto, via Bissolati, piazza della Repubblica, via Amendola, via Cavour, piazzale Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, via di San Gregorio, via dei Cerchi e via Petroselli. In XVII transito, sosta e parcheggio vietati in viale del Vaticano, in via Leone IV, viale delle Milizie, via Lepanto, via Cicerone, via Marcantonio Colonna, piazza Cavour, piazza Adriana, Galleria Pasa, largo Giovanni XXIII, piazza Pia e il sottopasso del lungotevere in Sassia. In XVIII off limits via Aurelia Antica, largo 3 giugno 1849, viale Leone XIII, piazza Pio XI, via Aurelia e viale Vaticano. Questa sera, per la veglia al Circo Massimo, chiuse via dei Cerchi e piazza Santa Maria in Cosmedin. Alle 19, chiude via della Conciliazione. A mezzanotte corso Vittorio Emanuele II.

Il colonnato di San Pietro (Afp)

Orario metro prolungato
Le metro A e B saranno in funzione (con corse potenziate) oggi fino all'1.30 di notte, domani dalle 4 di mattina fino all'1.30. A Termini dalle 5 di oggi all'1.30 del 2 maggio le fermate metro funzioneranno solo come scambio tra una linea e l'altra e per uscire. Le entrate saranno da Repubblica (metro A) e Castro Pretorio (metro B).
Parcheggi pullman
Quattro le aree destinate ai torpedoni: Olimpico, Anagnina, Laurentina e Ponte Mammolo. Dallo stadio, navetta bus per San Pietro. Dalle altre postazioni, ci sono le metropolitane

Maxischermi
L'Orp ha posizionato 8 maxischermi: su via della Conciliazione, piazza Risorgimento, largo Giovanni XXIII, piazza Adriana, nella zona pedonale di piazza dell'Esquilino, piazzale di San Paolo, piazza San Giovanni in Laterano, Circo Massimo.

Info e Protezione civile
Saranno 33 i gazebo per i turisti. Due (piazzale Ugo La Malfa e via dei Cerchi) saranno aperti dalle 8 di stamane alle 22 del 2 maggio. Gli altri saranno disseminati un po' in tutta Roma, comprese stazioni e aeroporti. La Protezione civile schiera 2.732 volontari, è prevista la distribuzione di un milione di bottiglie d'acqua da mezzo litro.

Sito internet e 060606
Il Comune ha predisposto un sito speciale per l'evento (www.beatusjp2.comune.roma.it) e rinforzato il servizio dello 060606.


con corriere.it

venerdì 29 aprile 2011

Aruba.it in tilt


Un principio d'incendio alle quattro del mattino nella centrale di Arezzo, causato probabilmente da un surriscaldamento, ha imposto lo spegnimento delle macchine di Aruba.it.  Le fiamme non avrebbero interessato la sala dati.
Si tratta del più importante black-out del web in Italia, Aruba infatti è il più importante provider di servizi internet.

Notevoli i disagi ai server internet di aziende e nell'uso della posta certificata. Disagi che non riguarderebbero solo l'Italia, ma anche nella Repubblica Ceca e nella Repubblica Slovacca.

Fondata nel 1994, Aruba dichiara di avere 1,5 milioni di domini mantenuti, 3.000 mq di datacenter e oltre 10.000 server gestiti.
Ancora incerti i tempi in cui la funzionalità tornerà alla normalità anche se da Aruba.it assicurano che probabilmente nel giro di poche ore tutti i servizi verranno riattivati.

Malore improvviso per Lamberto Sposini: "E' gravissimo"


Fonti mediche parlano di problemi neurologici: il giornalista è stato colpito da un ictus

foto LaPresse
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18:01 - Malore improvviso per Lamberto Sposini. Il conduttore de "La Vita in diretta" poco prima dell'inizio del programma, alle 14.10, si è sentito male ed è stato portato via con un'ambulanza giunta agli studi Rai di Via Teulada. Le condizioni del giornalista colpito da un ictus sarebbero gravissime. Fonti mediche parlano di problemi di natura neurologica, al "Gemelli" di Roma si tenta un intervento chirurgico. Polemiche sui soccorsi.

Al momento del malore, secondo quanto riportato da chi era presente, Sposini avrebbe perso sangue dalla bocca a causa di una emorragia cerebrale ed è stato immediatamente soccorso dai colleghi.

Il conduttore, probabilmente in coma, è stato trasferito con urgenza dall'ospedale "Santo Spirito" al "Policlinico Gemelli" di Roma per tentare un intervento neurochirurgico.

POLEMICHE SUI SOCCORSI
In un primo momento è stato detto che l'ambulanza è arrivata 40 minuti dopo la chiamata, ma il 118 precisa che "è stato allertato dagli studi Rai di via Teulada alle ore 14.11 e che l'ambulanza è arrivata sul posto alle 14.30". Dunque, sottolineano dall'Azienda regionale emergenza sanitaria-118 "il mezzo è arrivato 19 minuti dopo la chiamata".

LA TRASMISSIONE VA AVANTI
Intanto, dopo una prima sospensione, lo speciale de "La vita in diretta" dedicato a William e Kate è cominciato con un'ora di ritardo, Mara Venier ha annunciato ai telespettatori l'assenza di Sposini dal programma, a causa di un "malore improvviso".

"Cominciamo con un bel po' di ritardo - ha detto la Venier - Lamberto non si è sentito bene. Stavamo per partire alle 14 e ha avuto un leggero malessere. Sembra che tutto stia andando bene e si stia riprendendo. Ti aspetto come sempre per baciarti".

Ma subito dopo il consueto appuntamento con il Tg1 delle 17, la trasmissione condotta solo dalla Venier è stata chiusa prima del previsto. La linea non è più tornata allo studio ed è stato mandato in onda un un film.

MENTANA E GILETTI IN OSPEDALE
Enrico Mentana è subito accorso all'ospedale "Gemelli" di Roma, visibilmente teso il direttore del Tg La7, che con Sposini ha condiviso l'avventura del Tg5, non ha rilasciato dichiarazioni. Sul posto si è recato anche il collega Massimo Giletti.

Nozze reali: Will e Kate hanno detto sì


Lo scambio degli anelli

Will e Kate oggi sposi, 3000 davanti a Palazzo

LONDRA - Circa 3.000 persone si sono radunate all'alba davanti a Buckingham Palace nel giorno del matrimonio di William e Kate, molti giovani e molti che avevano passato la notte all'addiaccio o in tenda per guadagnarsi un posto nelle prime file. Una grande atmosfera di festa ha accumunato vecchi e nuove generazioni, ma la polizia sta chiedendo ripiegare le tende per far posto a nuovi arrivati. Sulle transenne bandiere Union Jack, foglie di acero (dei canadesi) e altre insegne che evocano i Paesi membri del Commonwealth su cui un giorno William sarà sovrano. Sul Tamigi la grande ruota del London Eye stamattina era ancora patriotticamente illuminata di bianco rosso e blu, i colori della bandiera britannica.

REGINA LI NOMINA DUCHI DI CAMBRIDGE - La Regina Elisabetta ha nominato William e Kate Duca e Duchessa di Cambridge. Kate diventera' Sua Altezza Reale la Duchessa di Cambridge dopo il matrimonio. Il titolo di Duca è il più alto nel sistema nobiliare inglese. William diventerà anche il conte di Strathearn e il barone di Carrickfergus, mentre Kate sarà la contessa di Strathearn e baronessa Carrickfergus. Tradizione vuole che i principi di casa reale ricevano un titolo nobiliare deciso dalla Regina il giorno del matrimonio. Come Duchessa, Kate è tecnicamente la principessa William of Wales, ma non la principessa Kate (o Catherine), perché non è principessa per diritto di nascita. Lo stesso per un'altra 'commoner' cugina acquisita della Regina, la principessa Michael di Kent, che ha preso il nome del marito Michael all'atto del matrimonio. Ma negli occhi dei media e del pubblico Kate è già la principessa Kate.

TRE ARRESTI, MANIFESTANTI CON GHIGLIOTTINA - Tre persone sono state arrestate a Londra perché volevano mettere in scena una 'finta esecuzione' con ghigliottina di fronte a Westminster Abbey nel giorno del matrimonio reale. Chris Knight, 68 anni, capo del gruppo anti-capitalista Government of the Dead, è stato fermato nella sua casa di Brockley a sud di Londra con la compagna Camilla Powe, 60 anni, e il 45enne Patrick Macroidan che era vestito nei panni del boia. La polizia ha confiscato una ghigliottina che i tre pensavano di usare per la protesta anti-reali nel giorno del matrimonio di William e Kate.

Beatificazione Giovanni Paolo II: Karol Wojtyla, il Papa dei giovani

Un uomo che ha contribuito a cambiate il volto della storia ma anche il cuore del mondo. Si potrebbe riassumere così la vita di Giovanni Paolo II; una vita densa come poche altre, di un personaggio che ha segnato indelebilmente l'ultima parte del XX secolo. Per ricordare la figura di Karol Wojtyla, alla vigilia della sua beatificazione, il prossimo primo maggio, la Provincia di Milano presenta una mostra documentaria e fotografica, dal titolo evocativo «Giovanni Paolo II - Il Papa dei giovani e dei popoli», che vuole tributare un omaggio alla figura di Karol Wojtyla, che si inaugura oggi, alle ore 18.30, a Palazzo Isimbardi in corso Monforte 31 (fino al 22 maggio, ingresso libero, aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18,30). Papa Wojtyla è stato un emblema, una guida per i credenti come per i laici, un sacerdote il cui contributo è stato determinante per la sconfitta del comunismo nel mondo.
L'obiettivo della mostra è anche quello di rievocarne la particolare capacità di comunicazione coi giovani, che hanno trovato in lui una figura di straordinaria forza nel trasmettere la bellezza delle fede e dei valori ad essa connessi. «Abbiamo voluto rendere omaggio a una delle personalità più significative e carismatiche del XX secolo - ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà -. Papa Wojtyla ha partecipato, in modo determinante, alla sconfitta di tutte quelle dottrine che tentarono di cancellare la dignità e la libertà più profonda e autentica dell'uomo e della persona. La sua vita è risultata testimonianza concreta della Fede in Cristo».
La mostra, promossa dall'assessorato alla Cultura della Provincia di Milano, propone una narrazione dei momenti salienti della vita di Giovanni Paolo II, attraverso un doppio percorso composto da fotografie e documenti testuali. L'esposizione si sviluppa attorno alle fotografie messe a disposizione dall'Osservatore Romano e alle testimonianze dei devoti fornite dalla rivista Totus Tuus. Il direttore del periodico, monsignor Sawomir Oder, ha raccolto, nelle vesti di postulatore della beatificazione, il materiale presentato a sostegno della causa di beatificazione. Tra i documenti più importanti, va menzionato il resoconto di Marie Simon-Pierre, la suora francese affetta dal morbo di Parkinson (la stessa malattia che colpì Karol Wojtyla) che, per prima, affermò di aver ricevuto una grazia dal Papa polacco, sfociata, poi, nella completa guarigione. Sarà, inoltre, messo in mostra il testamento spirituale annunciato dallo stesso Giovanni Paolo II nel 1979 e, a più riprese, rielaborato fino al 2000. Tra gli scatti più significativi, quelli che ritraggono il Pontefice durante l'incontro del 25 dicembre 1983 con il suo attentatore Mehmet Ali Agca, in processione a Cuba nel 1998 mentre regge l'ostensorio e nell'attimo in cui accarezza una lebbrosa, in Liechtenstein, nel 1985.

con il Giornale.it

William e Kate diranno sì davanti a 2 miliardi di telespettatori

In tenda sotto la pioggia davanti Buckingham Palace migliaia di fan attendono da giorni il matrimonio

Una follia. Come se un'imprevedibile falla nella catena del buonsenso avesse trasformato Londra in una surreale favola interattiva del terzo millennio. Non è la vigilia del matrimonio del secolo, è il circo transnazionale del delirio umano, uno strabordante distillato di regressioni infantili, di sogni irrealizzabili consegnati alla vita degli altri. C'è dentro il meglio e il peggio di tutto. Un esercito di persone collassate in un primitivo abisso emotivo. Carovane di uomini, donne e bambini planate nel cuore della Gran Bretagna in cerca di un evidentemente inutile, e proprio per questo impagabile, momento di felicità. E' straordinario. E fa impressione. Come se inseguire un principe e una principessa spendendo la propria pensione per un volo dall'Australia o da Copacabana, accamparsi per notti davanti all'Abbazia di Westminster vestiti da Union Jack, o gridare a settant'anni al passaggio di indistinguibili Rolls Royce fosse giustificato, normale, persino dovuto. «Io amo quei ragazzi», recita un cartello legato alle inferriate di Green Park. Ed è nella parola «ragazzi» il senso preciso dell'evento: uno spaventoso bisogno di ossigeno e di rinnovamento. Una globale vacanza dei cervelli in mezzo a bandierine, parate militari, negozi tappezzati di fotografie di William e Kate e dolci decorati con la croce di San Giorgio. Spaventoso o divertente? E' una questione di gusti. Ma il matrimonio tra la commoner Kate Middleton, che assumerà il pomposissimo titolo di Sua Altezza Reale, e il principe William Mountbatten-Windsor, da stamattina presumibilmente Duca di Cambridge, è la polvere di Peter Pan piovuta sulla testa di un intero pianeta. Oggi due miliardi di persone, esattamente alle undici, saranno davanti alla tv. E due milioni di fans si spalmeranno sulle strade di Londra. Seicentomila turisti in più rispetto al 29 aprile di un anno fa. Non basterà un temporale a rovinare il programma. Ottomila i giornalisti accreditati, 56 le teste coronate, 1.900 gli invitati, 5.000 i poliziotti, 35 i cani capaci di fiutare esplosivi.

Solo incidentalmente il mondo reale incrocia questo gigantesco gioco di società. A meno di ventiquattro ore dalla cerimonia, mentre al Mandarin Hotel (dove ceneranno con la regina Elisabetta) il principe Alberto di Monaco e Charlene Wittostock prendono possesso delle prestigiose stanze assieme a Filippo di Spagna e alla consorte Letizia, alla sofisticata Rania di Giordania e all'impresentabile re dello Swaziland, Mswati Terzo, la diplomazia di Palazzo ritira l'invito all'ambasciatore siriano. Tecnicamente il matrimonio è una questione privata, inevitabilmente è anche un affare di Stato. Il ministro degli esteri William Hague chiarisce che la presenza a Westminster di Sami Khiyami sarebbe «inaccettabile». Una frettolosa foglia di fico. Lui no, l'Iran e la Corea del Nord sì. Mancano anche Blair e Brown. «La Corona si schiera», gridano nervosi i laburisti. Ma al di là degli stucchevoli balletti diplomatici, la commedia umana va in scena nelle strade, mentre gli sposi fanno sapere che «l'affetto popolare» li ha travolti. La cavalleria reale passa in mezzo al mare di tende montate sui marciapiedi e nei parchi pieni di tulipani neri, primule e anemoni. Divise lucide, pennacchi corti, meno eleganti di quelli dei corazzieri del Quirinale. Un film.

Johanna Mcquillis è arrivata dall'Ontario e da due notti dorme davanti a Buckingham Palace, lungo il Mall. «C'ero anche trent'anni fa. Ma questa volta non andrà a finire come con Carlo e Diana. William proteggerà la sua principessa. Stavolta ci sarà il lieto fine». Il marito si versa una tazza di caffè calcandosi in testa il berretto di lana e sognando una notte addomesticata e complice. Sono previsti otto gradi. Di fianco a loro una famiglia di San Diego e una signora australiana che dormirà appoggiata alle transenne. Hanno fatto amicizia in questa strana catena della solidarietà. Sulla tenda azzurra le foto di Lady D. «Oggi sarebbe felice, orgogliosa di questo suo figlio che le somiglia». Consensi unanimi. Fotografie alle bandiere. Tranci di pizza e grida. Dall'altra parte della strada la folla si agita. La polizia stringe i ranghi. Camilla Parker Bowles entra a Clarence House avvolta in uno scialle bianco. Ci voleva anche Crudelia Demon in questo racconto. E' ovvio che è lei la cattiva. Va a salutare William che mercoledì, con i calzini spaiati della sua squadra del cuore, l'Aston Villa, ha giocato a pallone con gli amici a Battersea Park e passa il suo ultimo giorno da scapolo assieme al fratello Harry. Una straordinaria ordinarietà. La pancia della città si gonfia. Anche Cameron si confonde tra la folla. «E' un gran giorno per il Paese». Ci siamo quasi. Whitehall e i prati davanti a Westminster si riempiono di figuranti in attesa del momento magico in questa imperdibile Woodstock dell'infanzia. Dai mamma, raccontami un'altra favola.


con lastampa.it

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