sabato 20 novembre 2010

Berlusconi: "Avremo una buona fiducia e se si vota,vinciamo anche senza Fini"

Il premier da LIsbona: "Sono al 56% dei consensi e sono il numero uno in Europa". Caso Carfagna, il ministro degli Esteri Frattini: "Non ha posto un problema personale ma una questione di principio". La Marcegaglia: "Se non ci sono possibilità di un governo che governi meglio andare al voto"

Berlusconi: "Avremo una buona fiducia e se si vota, vinciamo anche senza Fini" Silvio Berlusconi

ROMA - "Non mi dimetto, avremo una buona fiducia, sono al 56% dei consensi e sono il numero uno in Europa". Insiste Silvio Berlusconi e nel suo momento più difficile, nel pieno della crisi interna alla maggioranza e a poche ore dall'annuncio-minaccia di dimissioni 1 da parte del ministro delle Pari opportunità, Mara Carfagna, parla dal vertice Nato di Lisbona. E mostra di non avere alcuna incertezza rispetto alle sorti del suo esecutivo, legate a quel che le Camere decideranno il prossimo 14 dicembre. "Avremo la fiducia e i numeri per andare avanti - assicura il premier - e se non ci sarà la fiducia si tornerà al voto, e comunque l'ultimo sondaggio mi dà al 56%, sono il numero uno in Europa".

Berlusconi: "Vinceremo anche senza Fini". "Se otterremo la fiducia - insiste Berlusconi - continueremo a governare altrimenti nulla potrà opporsi al ritorno dagli elettori e, in base ai sondaggi disponibili, avremo un'ottima affermazione sia alla Camera che al Senato anche con un'alleanza di vero centrodestra, senza Fini". E ancora: "Non punto a 2-3 voti, ma a una maggioranza forte per governare". Si dice "sereno", e spiega: "C'è da capire solo che dovremmo essere responsabili e mi sembra che questo si stia cominciando a capire".

"Carfagna? Non mi fa tribolare". Dal presidente del Consiglio
anche un commento in merito alla vicenda del ministro delle Pari opportunità. "La Carfagna? Non mi ha fatto tribolare. E' una cosa a cui non annetto particolare difficoltà. Semmai, mi ha fatto stropicciare gli occhi - precisa -

"Non punto a 2-3 voti, ma a una maggioranza forte, per governare"

il fatto che i principali giornali italiani nel giorno dell'approvazione della Finanziaria e di questo storico vertice della Nato abbiano titolato a piena pagina sulla signora Carfagna. E finiamola qui".

Caso Carfagna, Frattini: "Va ascoltata". "Non è un problema personale, è una questione di principio. E va affrontata". A parlare è il ministro degli esteri Franco Frattini. Cerca di smussare, ma dalle sue parole traspare tutta la preoccupazione che nella compagine di governo ha aperto il caso Carfagna 2. Un colpo durissimo per un Berlusconi già traballante. Soprattutto - al di là dei tentativi dei giornali di famiglia di ridicolizzare il gesto della ministra ("Non fare i capricci", titola Libero; "Politica e pettegolezzi", il Giornale) - anche dalle parole di Frattini è evidente l'esplosione dello scontro di potere nel sottogoverno 3 di un premier sempre più debole.

Nuovo allarme di Confindustria. Ormai è quasi quotidiano, ma rispecchia l'ansia della maggiore organizzazione imprenditoriale per la paralisi del governo di fronte alla crisi. "Se non ci saranno altre possibilità di avere un governo che governi, allora vengano le elezioni, non possiamo stare in questo gioco", dice il presidente Emma Marcegaglia. E parla all'Assemblea nazionale dell'Udc a Milano. Dalla quale il partito di Casini ripete la sua analisi. La sintetizza il segretario nazionale Lorenzo Cesa: "Il sogno di Berlusconi dopo due anni e mezzo si è spento di botto come un televisore cui manca la corrente". All'analisi si accompagna un messaggio chiaro. Lo lancia a berlusconi lo stesso casini: ''Il nostro partito non ha la vocazione alla diserzione. Vogliamo parecipare a governare questo Paese ma a una sola condizione: che il governo lo cambi davvero perché a tutto il resto non siamo interessati''.

IL LIBRO Papa: "In alcuni casi preservativo morale Shock per dimensioni scandalo pedofilia"

Anticipazioni dal volume-intervista "Luce del mondo": Benedetto XVI "apre" sul condom e confessa il turbamento per gli abusi della Chiesa. Il burqa? "No a proibizione generalizzata"

CITTA' DEL VATICANO - In alcuni casi l'uso del preservativo può essere giustificato. Lo sostiene Benedetto XVI nel libro "Luce del mondo", che raccoglie la conversazione con il giornalista e scrittore tedesco Peter Seewald. "Vi possono essere singoli casi giustificati, ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole", afferma il Papa, aprendo quindi, per casi particolari, all'uso del condom. "Tuttavia, questo non è il modo vero e proprio per vincere l'infezione dell'Hiv", continua.

Nel libro, di cui l'Osservatore Romano oggi anticipa alcuni passaggi, il Pontefice affronta diversi temi, dallo scandalo pedofilia nella chiesa che lo ha profondamente turbato, al burqa, la cui proibizione per le donne islamiche non sempre è giusta. Parla anche del problema droga, che distrugge il futuro, e di Papa Pio XII, che, ribadisce, salvò molti ebrei.

Pedofilia, shock per dimensioni problema. "Vedere il sacerdozio improvvisamente insudiciato in questo modo, e con ciò la stessa Chiesa Cattolica, è stato difficile da sopportare", donfessa Benedetto XVI. "I fatti non mi hanno colto di sorpresa del tutto. Alla Congregazione per la Dottrina della Fede mi ero occupato dei casi americani; avevo
visto montare anche la situazione in Irlanda. Ma le dimensioni comunque furono uno shock enorme".

Burqa, no a proibizione generalizzata. Sul burqa, il Papa non ritiene giusta una proibizione generalizzata, a meno che le donne islamiche non siano obbligate a portarlo contrariamente alla loro libera scelta. ''Si dice - spiega il pontefice
- che alcune donne non lo portino volontariamente ma che in realtà sia una sorta di violenza imposta loro. E' chiaro che con questo non si può essere d'accordo. Se però volessero indossarlo volontariamente, non vedo perché glielo si debba impedire''.

IL DELITTO DI SARAH SCAZZI Avetrana, è guerra tra gli avvocati

Sabrina Misseri cambia avvocato, Francesca Conte, che accusa:
«Il caso è diventato un business»

AVETRANA
Sperava di giocarsi la carta della 'mediaticità' Sabrina Misseri, nominando l'avvocato Francesca Conte del Foro di Lecce, che doveva assisterla nel procedimento per la morte di Sarah Scazzi. L'avvocato Conte ieri ha fatto la sua prima comparsa ufficiale davanti ai magistrati, ma questo non è bastato per far cambiare idea a Sabrina, che già prima non era d'accordo con la sorella Valentina, che aveva voluto la nomina di Francesca Conte. La revoca è stata formalizzata dalla stessa Sabrina ed è pervenuta alla cancelleria del tribunale A difendere la ragazza, d'ora in poi, ci sarà nuovamente il duo Vito Russo ed Emilia Velletri.

«Ho accettato il mandato difensivo di Sabrina Misseri nell'intima convinzione di una sua estraneità ai fatti di causa. Nel fare ciò, ho preteso di condividere la difesa, pur non essendo tenuta a farlo, con colleghi più giovani, senza considerare il caso Scazzi una sorta di 'rendita di posizione professionale'». Comincia così lo «sfogo» dell'avvocato Francesca Conte, da questa mattina non più avvocato difensore di Sabrina Misseri. Ed è la stessa Conte che attacca in maniera diretta e precisa il duo Velletri-Russo, i legali che seguono Sabrina dall'inizio di questa vicenda: «Malgrado la resistenza di qualcuno del collegio difensivo a 'farsi da parte' - spiega - accettando la volontà della famiglia Misseri per rinforzare la difesa in maniera adeguata, ho proceduto in perfetta armonia e sintonia con lo stesso collegio difensivo. Analoga collaborazione e lealtà d'intenti e di comportamenti non è, evidentemente, giunta dai colleghi della difesa, che non mi hanno messa nelle condizioni, per ragioni che chiarirò nelle sedi opportune, di esplicare il mandato difensivo nel migliore dei modi».

E' molto amareggiata l'avvocato Conte che prosegue: «Mi è stato insegnato che la difesa tecnica, per essere efficace, deve essere libera da condizionamenti, indipendente, coerente ed onesta, non potendo invece essere legata a speculazioni inconfessabili di ogni tipo. Il caso Scazzi - conclude - ha perso le sue connotazioni di caso giudiziario ed assume sempre più le connotazioni del business. Un business a cui, per cultura ed educazione giuridica e professionale, mi debbo necessariamente sottrarre. Tutto ciò - conclude - nonostante mentre scrivo questo comunicato io sia in compagnia di Cosima e Valentina, che mi confermano la loro totale fiducia».

Calcio: Cassano-Garrone, udienza fissata il 3 dicembre

La prima riunione del Collegio arbitrale è dedicata al tentativo di
conciliazione. La società blucerchiata vuole ottenere la risoluzione del
contratto, il giocatore punta invece a un forte risarcimento per aver perso
anche la Nazionale


GENOVA - E' stata fissata per il 3 dicembre alle 15 la prima riunione del
Collegio arbitrale per la vertenza che oppone il presidente della Sampdoria
Garrone ad Antonio Cassano, che si svolgerà con rito accelerato. All'udienza
del 3 dicembre potrebbero essere presenti entrambi le parti, anche se la loro
presenza non è indispensabile. La prima riunione del Collegio arbitrale è
dedicata al tentativo di conciliazione: se questa non sarà ritenuta possibile,
ne verrà fissata un'altra dove saranno ascoltati i testimoni. Nei giorni scorsi
gli arbitri nominati rispettivamente dalla Sampdoria (Fabio Fazzo) e da Antonio
Cassano (Francesco Macrì) avevano indicato in Paolo Giuggioli il presidente del
collegio arbitrale. Giuggioli è presidente dell'ordine degli avvocati di
Milano.

La Sampdoria, dopo aver messo Cassano fuori rosa per le offese al presidente
Garrone, si era rivolta alla Lega per ottenere la risoluzione del contratto. Il
calciatore ha invece chiesto, tramite i suoi legali, un forte risarcimento per
aver perso anche la convocazione in Nazionale. Proprio questa notte un gruppo
di tifosi doriani pro Cassano è arrivato in corteo sotto casa del giocatore: il
talento barese si è affacciato e ha salutato.
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Calcio: Ronaldinho nottambulo, un caso per il Milan

Il brasiliano scoperto a cena a notte fonda da una Tv. Allegri non gradisce:
"Orari incompatibili con la vita da atleta". Galliani fa catenaccio: "Laviamo i
panni sporchi in famiglia". Stasera forse in campo ma a giugno lascerà i
rossoneri

É il classico fulmine a ciel sereno: Milan in testa alla classifica dopo una
vita, rivinto il derby, alle porte la Fiorentina e il viaggio in Francia
concentrati in appena tre giorni di fuoco, gli ennesimi. Di ritorno dalla prova
con la Seleçao, Ronaldinho è stato "pizzicato" da un operatore di Telelombardia
nel cuore della notte, all'uscita di un ristorante in zona viale Papiniano, e
si è ritrovato catapultato al centro di un nuovo caso. Per il suo stile di
vita, aggiunto alla scarsa intensità dei suoi allenamenti, il "Gaucho" è uscito
dal Milan di Allegri e si è allontanato in modo deciso dal rinnovo
contrattuale, per una notte fuori ordinanza è finito al centro della
discussione a Milanello.

L'episodio non è un inedito, intendiamoci. «E dove sarebbe la novità?» la
chiosa di un esponente di spicco rossonero. L'anno scorso, per uno stesso
episodio (scoperto a far baldoria in un albergo di piazza della Repubblica,
venne difeso a spada tratta da Leonardo che addirittura si schierò contro il
giornale che aveva fornito i dettagli di quella "scappatella") finì sotto
processo. Questa volta, per fortuna del Milan e del suo gruppo, è andata in
modo diverso. Intanto ha fatto specie il momento (giovedì notte, a poche ore da
Milan-Fiorentina nella quale è decisivo il suo impiego) a dimostrazione dello
scarso interesse del brasiliano a uno stile di vita corretto. "Scoperto" in
flagranza dall'operatore tv, Ronaldinho ha anche frenato un amico che intendeva
"disarmare" l'operatore di Telelombardia, mostrandosi per niente preoccupato
dall'eventuale filmato e dal battage mediatico. «Lascia stare, fa il suo
lavoro, e poi non è così tardi» la sua frase.

Al Milan, naturalmente, l'episodio ha provocato più di un mal di pancia.
Allegri ha provato a indorare la pillola senza nascondere il proprio
disappunto: «Non ne sapevo niente, l'ho appreso da voi cronisti, certo non va
bene. Non sono orari compatibili con chi fa una vita da atleta ma può capitare,
dopo una trasferta, che ci si possa dilungare dopo una cena». Galliani è stato
ancora più determinato nel catenaccio: «Siamo abituati a lavare i panni sporchi
in famiglia, non mi sembra la fine del mondo». Fosse capitato in un altro
momento, senza Pato e Inzaghi fermi ai box per infortunio, e l'esigenza di
gestire le prossime sette sfide (5 di campionato più 2 di Champions decisive)
con appena tre attaccanti a disposizione... «Devo chiedere a Dinho di
sacrificarsi e di giocare da seconda punta, sarà difficile poterli utilizzare
tutti e tre contemporaneamente» è stato il passaggio successivo di Allegri
chiamato a trasformare un problema spinoso in una risorsa, magari inserendo
Ronaldinho al posto di Robinho nel secondo tempo al fianco di Ibra contro la
Fiorentina,.

Ad accentuare il dispetto di Allegri, il mancato recupero di Pirlo, destinato
a rientrare nel suo ruolo tradizionale di guida del gioco dopo tre turni di
riposo. «Lui è fondamentale, giocherà dal primo minuto» il giudizio di Allegri
prima del test durante il quale, il bresciano ha denunciato un affaticamente al
retto femorale destro (conseguenza del tempo giocato in azzurro a Klangefurt
mercoledì sera). Sarà recuperato per martedì contro l'Auxerre. Giustificato il
timore dei sanitari di Milanello dopo l'episodio Pato e con le notizie dal
fronte nerazzurro. Senza Pirlo, Ambrosini può restare alla guida del
centrocampo con Gattuso e Flamini a ricomporre il trio dei mediani, uno dei
segreti del primato rossonero. Candidato al ritorno Bonera (Zambrotta riposa),
in difesa.


Prima di arrivare a Milanello per la cena, Galliani ha ricucito i rapporti
diplomatici con la Juve. Stretta di mano con Andrea Agnelli e pacca sulla
spalla con Marotta: «Tutto chiarito» ha garantito. Chiarito anche il profilo
del prossimo mercato: «Niente Borriello».

Tv: Pamela Anderson dà ancora scandalo. E questa volta lo fa con la sua sola presenza al Grande Fratello indiano.

La Anderson crea il panico al GF indiano: scurrile e oscena

La partecipazione al programma dell'ex bagnina più sognata del mondo era stata
voluta per risollevare l'audience. Ma il suo sahari bianco e trasparente, il
linguaggio scurrile e gli atteggiamenti sexy, qui considerati osceni, hanno
indotto il ministero delle Comunicazioni a bollare il reality show come
"programma per adulti" e a spostarlo in seconda serata.

Come se non bastasse ci si sono messe di mezzo anche le dichiarazoni
rilasciate in un'intervista prima di entrare nella Casa: «Non mi dispiacerebbe
occuparmi dei lavori domestici . Faccio sempre le pulizie a casa mia»,
accompagnate sui giornali da alcune foto in cui appare in pareo giallo mentre
spazza il pavimento con una tradizionale scopa di saggina. Parole non da poco
in un paese dove i lavori più umili sono riservati alle caste più basse.

D'altra parte c'era da aspettarselo e forse gli autori volevano proprio
questo, lo scandalo , dal momento che già il suo arrivo in aeroporto aveva
creato grande scompiglio: appena atterrata, la ex bagnina era stata infatti
presa da assalto da curiosi e fan.

Ultime sull'omicidio Sarah Scazzi: Michele alla figlia: "Sarah l'hai uccisa tu"

Papà ti voglio bene». Nel giorno dell'incontro con suo padre, Sabrina consegna
questa frase ai suoi avvocati. Avrebbe voluto dirgliele lei, ma le è stato
spiegato che la condizione della sua presenza nell'aula dove si è svolto, ieri,
l'incidente probatorio, era quella di non proferire parola. «Non riesce ad
odiarlo e a non continuare a considerarlo un padre», ha spiegato la psicologa
Cinzia Gimelli. La dichiarazione d'amore del padre per la figlia invece ha il
peso di una condanna: «A Sabrina voglio bene, è mia figlia, ma deve pagare per
quello che ha fatto».

È la sala polifunzionale della sezione femminile ad ospitare questo
interrogatorio che cristallizza per il giudizio la versione di papà Michele.
Una scenografia allestita con attenzione, la cattedra con i magistrati, Misseri
davanti a loro, che si tormenta tra le mani il tau, il crocifisso francescano,
protetto da un cordone di dieci guardie penitenziarie, uno scudo tra lui e la
figlia. Sabrina la tigre che riesce a intimidire il contadino stanco, il padre
avvilito e maltrattato. Così è stata dipinta. E invece Sabrina a chi l'ha vista
è parsa uno scricciolo, i chili in più dissolti nella sua cella, ma anche nella
sua disperazione.

All'interrogatorio presieduto dal gip del tribunale di Taranto Martino Rosati
ci sono il procuratore Franco Sebastio, il procuratore aggiunto, Pietro
Argentino e il sostituito procuratore Mariano Buccoliero. Ci sono gli avvocati
delle parti, anche quelli della famiglia Scazzi e i consulenti di parte. Una
folla di criminologi. Sono da poco passate le tre quando inizia questo ennesimo
atto della tragica saga. E si va avanti ad oltranza con momenti di grande
tensione tanto che il Gip pensa di aggiornare la seduta dopo che Misseri
riconferma ai giudici la versione del 5 novembre, quella in cui addossa la
responsabilità del delitto alla figlia mossa dalla gelosia per Ivano. «Stavo
dormendo in casa, Sabrina mi ha svegliato e ha detto "papà è successo un guaio"
». Sabrina, secondo Michele gli avrebbe detto che stavano giocando con la cinta
insieme a Sarah come se fosse stato un incidente. «Sabrina mi aveva detto
così». Su sua moglie Cosima, Michele avrebbe continuato a dire che non ha mai
saputo niente. Il primo colpo di scena quando ritratta ancora una volta la
violenza su Sarah. Sia il vilipendio di cadavere che le molestie. «Non l'ho mai
sfiorata la creatura». Sarebbe in questo caso un punto a favore della difesa
visto che solo 14 giorni fa aveva circostanziato in due pagine di
interrogatorio quell'atto assurdo e crudele sulla ragazzina ormai morta. E in
quell'occasione era stata proprio la sua consulente Roberta Bruzzone a fargli
la domanda decisiva, che lo aveva spinto a chiarire esattamente cosa era
successo. Il continuo cambio di versione non aiuta certo la credibilità di
Michele nella veste di chiamante in correità. Ma qualora la procura decidesse
di credergli, per lui potrebbero anche riaprirsi le porte del carcere. Michele
ha aggiunto particolari anche alla fase dell'occultamento. «Quando ho messo
Sarah nel pozzo prima con la sua mano le ho fatto segnare il petto e la
fronte». Un pietoso segno della croce. Emilia Velletri e Francesca Conte che
hanno controinterrogato Misseri hanno cercano di farlo cadere in
contraddizione, di capire se c'è qualcuno che lo ha condizionato. Gli chiedono
anche delle rivelazioni che avrebbe fatto a Cosima e alla figlia Valentina
durante le visite in carcere. Misseri avrebbe detto in queste conversazioni, di
essere certo di finire presto in un convento, dove poter continuare a zappare
la terra. E mentre in carcere Michele prosegue il suo racconto, negli uffici
del comando provinciale dei carabinieri di Taranto sono stati sentiti
nuovamente alcuni testimoni, tra i quali due fidanzati che riferirono di aver
visto Sarah il 26 agosto verso le 14,25 che camminava dirigendosi verso casa
della cugina, con la quale doveva andare al mare. Solo anticipando l'orario del
delitto infatti i pezzi del puzzle che vogliono Sabrina colpevole si
incastrerebbero con maggiore precisione. E in questa direzione va anche la
testimonianza di Francesca, che ha detto di aver mandato all'amichetta Sarah un
messaggino alle 14,18 e di averle telefonato alle 14,23, senza mai ricevere
risposta. A quell'ora per gli inquirenti Sarah poteva essere, dunque già morta.
Sarebbe stata dunque Sabrina a chiamarsi con il cellulare della cuginetta per
confezionarsi un alibi.

Mafia e politica: I giudici: "Dell'Utri mediatore tra i boss mafiosi e Berlusconi"

PALERMO
Il senatore Marcello Dell'Utri avrebbe svolto un'attività di «mediazione» e si
sarebbe posto quindi come «specifico canale di collegamento» tra Cosa nostra e
Silvio Berlusconi, al quale i boss avrebbero garantito «protezione» per sè e i
suoi familiari. Ma non ci sono prove di un «patto» elettorale tra le cosche e
Forza Italia, in seguito alla «discesa in campo» del Cavaliere. Sono queste, in
estrema sintesi, le motivazioni, depositate oggi, della sentenza con la quale
il 29 giugno scorso la Corte d'Appello di Palermo, presieduta da Claudio
Dell'Acqua, ha condannato a sette anni di reclusione Marcello Dell'Utri per
concorso esterno in associazione mafiosa.

Il Pd: sentenza-choc. Dell'Utri: niente di nuovo
Una «sentenza choc» per il Pd che definisce «sconcertanti» le motivazioni,
mentre il leader di Idv Antonio Di Pietro chiede che il premier venga
«sfiduciato» per i suoi «rapporti ravvicinati con la mafia». «Nella sostanza -
commenta il senatore Marcello Dell'Utri - sono le stesse accuse del primo
processo. Non c'è‚ nulla di nuovo: è una materia trita e ritrita. Io non posso
fare altro che attendere fiducioso la sentenza finale della Cassazione, dopo 15
anni di processi su fatti di 36 anni fa». Secondo i giudici, Dell'Utri «ha
apportato un consapevole e valido contributo al consolidamento e al
rafforzamento del sodalizio mafioso». In particolare, l'imputato avrebbe
consentito ai boss di «agganciare» per molti anni Berlusconi, «una delle più
promettenti realtà imprenditoriali di quel periodo che di lì a qualche anno
sarebbe diventata un vero e proprio impero finanziario ed economico». Per
questi motivi la Corte ritiene «certamente configurabile a carico di Dell'Utri
il contestato reato associativo».

L'ascesa di dell'Utri nell'universo mafioso
La Corte ricostruisce sin dalle origini i contatti e le relazioni che il
parlamentare del Pdl ha avuto con esponenti di Cosa Nostra: il primo sarebbe
stato Gaetano Cinà, coimputato nello stesso processo e morto prima della
sentenza, con il quale le frequentazioni sarebbero cominciate negli anni '60 a
Palermo, quando Dell'Utri orbitava negli ambienti della società calcistica
Bagicalupo. Attraverso Cinà, avrebbe conosciuto anche Vittorio Mangano,
personaggio che ha avuto un ruolo chiave nelle vicende giudiziarie del
senatore. Proprio Vittorio Mangano venne assunto come «stalliere» nella villa
di Arcore. La decisione maturò durante un incontro a metà degli anni '70 «negli
uffici di Berlusconi» al quale parteciparono oltre a Dell'Utri, anche i boss
Gaetano Cinà, Girolamo Teresi e Stefano Bontade che all'epoca era «uno dei più
importanti capimafia».

Dalla figura di Mangano alla nascita di Forza Italia
La presenza di Mangano ad Arcore avrebbe avuto lo scopo di avvicinare Cosa
Nostra a Berlusconi e nello stesso tempo assicurare «protezione» a lui e ai
suoi familiari. Il Cavaliere aveva infatti ricevuto pressioni e minacce di
rapimenti. Un capitolo delle motivazioni è dedicato anche al «pizzo per le
antenne», cioè al pagamento per la «messa a posto» in seguito all'installazione
dei ripetitori Tv della Fininvest in Sicilia. I «collettori» sarebbero stati i
fratelli Ignazio e Giovambattista Pullarà, «eredi» dell'accordo per la
protezione di Berlusconi e dei suoi familiari stipulato, tramite Dell'Utri, con
Stefano Bontade (ucciso il 26 aprile del 1981 ndr) e Girolamo Teresi, vittima
della lupara bianca. Per i giudici, invece, non c'è una prova certa «nè
concretamente apprezzabile» che tra il senatore Marcello dell'Utri e Cosa
nostra sia stato stipulato un «patto» politico-mafioso, dopo la nascita di
Forza Italia avvenuta nel '94. Questa ipotesi, sostenuta dall'accusa, «difetta
pertanto di quei connotati di serietà e concretezza richiesti dalla suprema
corte». I giudici sottolineano infatti la «palese genericità delle
dichiarazioni dei collaboranti» su questo punto. E ricordano che fino al 1993 i
vertici mafiosi, e in particolare Leoluca Bagarella, erano impegnati a
promuovere una propria formazione politica - «Sicilia libera».

Tv Vieni via con me: Fini: "Anche al Nord c'è la mafia" Lunedì Maroni va in tv da Saviano

TORINO
Dopo lo scontro dei giorni scorsi, scoppia la pace tra il ministro
dell'Interno Roberto Maroni e Vieni via con me. Il titolare del Viminale, che
aveva chiesto di replicare di persona al monologo di Roberto Saviano sui
rapporti tra 'ndrangheta e Lega nel Nord Italia, lunedì sarà ospite del
programma di Raitre e leggerà un suo elenco, adeguandosi dunque al format e
accettando la proposta del direttore di rete Paolo Ruffini. Plaudono i vertici
Rai, esulta il presidente della Vigilanza Sergio Zavoli.

Il presidente della Camera Gianfranco Fini apprezza l'abbassamento dei toni da
parte di Maroni, ma si schiera con l'autore di Gomorra: «Non capisco come
qualcuno si possa indignare se c'è chi dice che la mafia è anche al Nord. Non è
una polemica contro un partito o contro un territorio nazionale. La mafia è
ovunque c'è un interesse». Il leader del Carroccio Umberto Bossi replica però
con un «fanc...», ammettendo poi che in Brianza c'è la «situazione più
negativa», ma comunque «la Lega è sempre stata lontana, non riescono ad avere
agganci».

A suggellare l'armistizio, in mattinata, l'apertura di Ruffini a Maroni,
peraltro già invitato da Raitre alla prossima puntata di Ballarò e domenica a
In 1/2 ora da Lucia Annunziata. «Se il ministro non intende fare una
precisazione, ma leggere un elenco, una sua lista in veste di ministro degli
Interni, attenendosi al linguaggio del programma, sarà anche in questo caso il
benvenuto», dice il direttore di rete smentendo le indiscrezioni su una sua
"clamorosa rottura" con l'inquilino del Viminale. Vieni via con me, ribadisce
Ruffini, «non è un talk politico» e le parole di Saviano «non sono state in
alcun modo offensive nè per la persona del ministro nè per il movimento
politico al quale il ministro appartiene».

Semmai, a giudizio di Ruffini, lo scrittore «ha chiesto a chi lo ascoltava di
aprire gli occhi. Così come credo che il ministro degli Interni sia il ministro
di tutti. E che sulla lotta alla criminalità organizzata non ci si possa o
debba dividere». Maroni ci sta. «Mi hanno invitato, quindi ho accettato
l'invito. Mi sembra la soluzione più ragionevole e sono soddisfatto di questa
disponibilità», spiega arrivando a Milano, per registrare L'ultima parola,
negli studi di via Mecenate che ospitano anche Vieni via con me. E a chi gli
chiede dell'elenco, probabilmente dedicato ai successi del governo nella lotta
alla mafia, che leggerà in linea con la liturgia del programma, risponde: «Mi
preparerò». Poi dice basta alle polemiche, «che non servono a nulla e a
nessuno, anzi fanno il gioco contrario dividendo il fronte della lotta alla
criminalità organizzata». «Quando ci si incontra nel nome di una civiltà
personale, e in più politica, vince il respiro calmo dell'intelligenza e della
democrazia», commenta Zavoli.

Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, ringrazia Maroni «per la
sensibilità dimostrata» e segnala «il lavoro concreto svolto in questa
occasione da Ruffini». Soddisfatto anche il presidente Paolo Garimberti per il
raggiungimento di una soluzione condivisa, che peraltro aveva auspicato in cda
e pubblicamente. Dal consiglio, Nino Rizzo Nervo definisce «saggia» la scelta
di non votare l'ordine del giorno proposto da Giovanna Bianchi Clerici che
avrebbe "imposto" le modalità della replica di Maroni. L'unico "paletto",
replica la Bianchi Clerici, «era la presenza fisica del ministro». «Quando
vince il buon senso, ne guadagna il servizio pubblico», chiosa Antonio Verro.
Intanto, mentre a Vieni via con me si lavora in un clima più sereno alla
puntata di lunedì e sono migliaia le firme di sostegno a Saviano raccolte su
Facebook dal leader Idv Antonio Di Pietro e sul sito di Articolo 21, resta
aperto il fronte delle "ragioni della vita". Avvenire, i cattolici del Pd, un
centinaio di parlamentari di Pdl e Carroccio e anche il leader Udc Pier
Ferdinando Casini chiedono che la Rai dia voce a chi è contrario all'eutanasia,
dopo gli interventi di Beppino Englaro e Mina Welby in trasmissione.

La Carfagna pronta a dimettersi Berlusconi tenta una mediazione

ROMA
Il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna è sul punto di dimettersi dal
governo e dal Pdl. Uno strappo che nasce dalle divergenze con i vertici del
partito in Campania e dagli attacchi subiti negli ultimi giorni per un suo
presunto avvicinamento ai finiani.

La Carfagna starebbe valutando l'ipotesi di lasciare l'esecutivo ed il partito
all'indomani della votazione di fiducia al governo prevista per il 14 dicembre.
Berlusconi intanto ha provato a convincerla a restare. «Mara hai ragione. Su
tutto. Io non voglio assolutamente che tu faccia passi indietro. Aspetta che io
ritorni, cerca di capire che questo è un momento delicatissimo e complicato.
Sistemiamo tutto», le avrebbe detto il premier durante una lunga telefonata
fata al ministro da Lisbona dove il Cavaliere si trova per partecipare al
vertice della Nato.

Il ministro però si sente «amareggiata per gli attacchi subiti negli ultimi
giorni». A chi ha avuto modo di sentirla, la Carfagna ha spiegato così il suo
stato d'animo. Alla base della "crisi" gli attacchi e i conflitti politici con
il presidente della Provincia di Salerno Edomondo Cirielli e con il
coordinatore campano del Pdl Nicola Cosentino, alcune dure prese di posizione
di alcuni deputati del Pdl, fra i quali Giancarlo Lehner, le foto che le
avrebbe scattato ieri in Aula Alessandra Mussolini, mentre la Carfagna era a
colloquio con Bocchino. E anche oggi, in Transatlantico alla Camera, il
ministro delle Pari opportunità è stata vista a lungo discutere con il
capogruppo di Fli. La Carfagna tuttavia dovrebbe aspetare fino al voto di
fiducia del 14 dicembre sul governo.

Dalla maggioranza ministri e big si schierano a difesa della Carfagna. A
cominciare dai coordinatori del Pdl. «Nessuno può avanzare il minimo sospetto
che il ministro abbia mai avuto qualsivoglia cobelligeranza con esponenti di
Fli», dice La Russa. Esprime «vicinanza» alla Carfagna anche Bondi. E Verdini
afferma di non avere alcun dubbio «sull'assoluta lealtà della Carfagna al Pdl».
Il ministro dell'Ambiente Prestigiacomo però non nasconde le tensioni: «Basta
fuoco amico su di lei», dice. «Si sta alimentando un gioco assurdo ed
irresponsabile per accreditare dissidi e distinguo inesistenti». Ma i falchi
berlusconiani non mollano la presa. La Mussolini, che proprio è stata
protagonista di una lite in Aula con la Carfagna, non arretra: «Se vuole
drammatizzare la situazione faccia pure. E non è che io sia favorevole o
contraria alle dimissioni. Dico solo che è allucinante questo esito di una
situazione politica grottesca».

I falchi all'attacco: troppo vicina a Bocchino
«Non è che noi teniamo una linea e lei può fare quello che vuole», taglia
corto Mussolini. Poi spiega: «Noi tutti deputati campani abbiamo preso
posizione contro di lei sulla questione del termovalorizzatore di Salerno, che
lei voleva affidare a De Luca (il sindaco di Salerno, ndr), che ha già fatto il
commissario senza risolvere nulla». «E poi - prosegue - c'è l'amicizia con
Italo Bocchino. L'amicizia personale sta bene a tutti e non ce ne interessa
niente. Perchè quello che a noi interessa è il condizionamento sul territorio
quantomeno ambiguo che un ministro del governo Berlusconi sta cercando di
esercitare in un momento difficile, avendo rapporti di amicizia politica con un
nostro avversario che tra l'altro è molto sbracato». «Alla dimissionaria
Carfagna dico, con sincerità, che, se vuole bene a se stessa, al Pdl e a Silvio
Berlusconi, dovrebbe rinunciare ai colpi di teatro, confrontandosi apertamente
con quanti le rivolgono critiche, che sono il sale stesso della
liberaldemocrazia», dichiararLehner. «Prometto, anzi, se lo gradisce, di
esserle vicino, anche sul piano mediatico, a patto che si affranchi dal proprio
solipsismo, facendo valere dialetticamente e pubblicamente le sue ragioni,
diradando nebbie e sospetti sui rapporti con Italo Bocchino e il Fli», aggiunge
il deputato tirato in ballo dalla Carfagna stessa per gli attacchi subiti. «La
cosa che ha indignato i deputati del Pdl è che dopo che Mara Carfagna aveva
rimproverato Bocchino per le parole diffamatorie nei confronti di Berlusconi,
si è scoperto che il rapporto intimo e di amicizia tra lei e Bocchino è
continuato, e invece lei avrebbe dovuto troncarlo per rispetto a tutto quello
che Berlusconi ha fatto per lei. Su quello c'è stata una indignazione generale
dei deputati», rilancia a Radio Radicale il deputato del Pdl Mario Pepe.

Salute: DATI STATUNITENSI Omega-3 per gengive sane Gli acidi grassi polinsaturi, che si trovano nel pesce, riducono il rischio di parodontite del 20-30 per cento

MILANO - Le gengive si infiammano, si arrossano, diventano dolenti, si
"scollano" dai denti tanto che, se non si corre ai ripari, questi possono
perfino cadere. È la parodontite, un problema abbastanza diffuso che, secondo i
dati di una ricerca condotta ad Harvard negli Stati Uniti, potrebbe essere
evitato "facendo il pieno" di acidi grassi polinsaturi, i famosi omega-3 e
omega-6 che si trovano nel pesce.

STUDIO - La ricerca, pubblicata sul Journal of the American Dietetic
Association, è stata condotta su oltre 9mila adulti che fra il 1999 e il 2004
avevano partecipato al National Health and Nutrition Examination Survey,
un'indagine sulle abitudini degli americani che costituisce oggi una vera e
propria miniera di dati per i ricercatori. Per il suo studio Asghar Naqvi,
medico al Beth Israel Deaconess Medical Center di Harvard, ha valutato il
consumo di alcuni acidi grassi polinsaturi, fra cui l'acido docosaesanoico
(DHA), l'acido eicosapentanoico (EPA) e l'acido linoleico, in relazione alla
presenza di piorrea. I dati mostrano che la malattia gengivale riguarda l'8.2
per cento della popolazione, ma anche che chi consuma quantità maggiori di DHA
vede ridursi del 30 per cento la probabilità di avere problemi alle gengive.
Anche l'EPA pare protettivo, sebbene in minor misura (il rischio di parodontite
cala del 23 per cento), mentre l'acido linoleico non sembrerebbe avere grosse
capacità preventive nei confronti della piorrea. La buona notizia è che non
occorre mangiare un salmone intero tutti i giorni per garantirsi la salute
delle gengive. Per ottenere il risultato bastano infatti 40 milligrammi di DHA
e 10 milligrammi di EPA al giorno: in un etto di salmone, sgombro o tonno, per
esempio, si trova oltre un grammo di DHA.

INFIAMMAZIONE - Ma perché un acido grasso può ridurre il rischio di malattie
alle gengive? Tutto merito delle loro proprietà antinfiammatorie, già
abbondantemente dimostrate: «Finora il trattamento delle parodontiti si è
sempre basato soltanto sulla rimozione meccanica dei batteri che provocano
l'infiammazione e l'applicazione di antibiotici. Una prevenzione o addirittura
una terapia nutrizionale, se fosse confermata come efficace, sarebbe più
semplice ed economica - spiega Asghar Naqvi -. I nostri dati supportano la tesi
secondo cui gli acidi grassi polinsaturi sono molto utili per combattere
patologie su base infiammatoria: assumerli per ridurre il rischio di
parodontite potrebbe avere risvolti positivi per la prevenzione di altre
patologie con una componente infiammatoria, per esempio l'ictus». «I risultati
principali di questo studio sono tre: innanzitutto, l'effetto preventivo è
stato osservato a dosi non molto elevate di DHA ed EPA - osserva Elizabeth
Krall Kaye, odontoiatra all'università di Bostono in un editoriale che
accompagna l'articolo di Naqvi -. In secondo luogo, pare che queste tutto
sommato limitate quantità siano una soglia oltre cui l'effetto protettivo non
aumenta; infine, non paiono esserci grosse differenze di effetto se gli acidi
grassi arrivano dai cibi o da integratori. Questi dati, se saranno confermati,
indicano che attraverso un modesto introito di acidi grassi dalla dieta, per
esempio incrementando il consumo di pesci come salmone, sgombri, acciughe, è
possibile ottenere benefici clinici significativi e migliorare la salute delle
gengive».

Foto canalis sexy, nuda

Gossip: [FOTO] Irina Shayk sempre più bella

Irina Shayk è forse la modella russa più amata dagli italiani, la sua immagine
è ormai associata da molti mesi al famosissimo marchio di lingerie Intimissimi
e lo spot, dal 2009, è forse uno dei più cliccati su youtube.

La modella, conosciuta anche per essere la fidanzata di Cristiano Ronaldo, ha
prestato ora il proprio stupendo corpo per una nuova campagna pubblicitaria
della LULI FAMA della quale possiamo dare in anteprima italiana alcuni scatti.

Gossip: Bello e festeggiato: Matteo Guerra fotografato per il suo compleanno insieme a Pasqualina Sanna (FOTO)

Vi ricordate il fascinoso ex tronista e corteggiatore di Uomini e Donne,
Matteo Guerra? Il giovane donnaiolo fa nuovamente parlare di se facendo quello
che gli viene meglio: circondarsi di belle ragazze!

L'occasione stavolta e' la festa del suo ventisettisimo compleanno celebrata
al Just Cavalli di Milano. La fanciulla di turno invece, e' una delle ex
protagoniste di La Pupa e il Secchione, Pasqualina Sanna.

I due vengono fotografati in atteggiamenti sorridenti e complici, tanto da
farci sperare in qualcosa di piu' che una semplice amicizia…

Non sarebbe una novita' il fatto che il caro Matteo abbia a che fare con una
beautiful girl, visti i suoi (presunti o meno) flirt con donne stupende come
Manuela Arcuri, Sara Varone, Alessandra Pierelli e Sara Tommasi.

Ammettiamolo il ragazzo almeno in questo sicuramente ci sa fare, visto che per
il resto fa parte della grande categoria di belli&festaioli senza alcun talento
particolare.

Tv: GF11: Guenda e il passato da bulletta di quartiere

Pare proprio che la coatta del GF11 sia una di quelle che che non si tira
indietro quando c'e' da "alzare le mani"…si proprio nel senso di picchiare!!!

La blogger Selvaggia Luccarelli scrive di aver ricevuto una lettera da una
ragazza romana che le racconta di come la Tavassi sia abbastanza conosciuta a
Roma, sopratutto nella residenziale Piazza Euclide, come una bulletta e che si
sia allontanata per non essere denunciata.

Sembra che la ventiquattrenne, mamma di una bimba, con problemi con gli
assistenti sociali, dei genitori e un compagno assenti, mentre lavorava (e non
si capito bene quando) in discoteca, andasse in giro con un gruppetto a
minacciare altre ragazze…

La cosa non stupirebbe nessuno, ma ci chiediamo cara Guenda, tutta questa
irruenza dovuta alla tua "storia tragica", ti porterà al successo? Oppure sarai
solo un'altra meteora del GFsistem???

Nell'attesa di capire se il tuo e' un comportamento per farti notare dal
grande pubblico oppure se sei realmente "esagerata" come ti mostri,
continueremo tutti a sbirciarti…

Mentre Tommy Chiabra va in viaggio con Aida Yespica, Nina Senicar si consola con Giovanni Conversano

"Che confusione! Sara perche' ti amo"? No, sara' perche' ai quattro personaggi
sopraccitati piace consolarsi … a modo loro! Per evitare caos, procediamo per
gradi e cerchiamo di fare un po' di chiarezza in questo guazzabuglio di scambi
di coppie e baci furtivi.

Iinizamo innanzitutto con la sexyssima Aida Yespica che, pochi giorni fa, era
stata immortalata in grandissima forma (come al solito) a dare sfoggio del suo
bel seno sulle calde spiagge di Miami. Ma il periodo di pieno godimento del suo
tempo libero pare non esser giunto al termine per la bella show girl, che e'
stata inoltre beccata in dolce compagnia di Tommy Chiabra a Madrid.

E qui entra nella scena un terzo personaggio, Nina Senicar, la soubrette di
"Velone" che e' ha avuto quello che si definirebbe un flirt estivo con l'
imprenditore Tommy. A detta del settimanale "Novella" i due si sarebbero recati
nella capitale spagnola per puri scopi lavorativi, gli "MTV Europe Awards",
peccato solo che Tommy abbia preferito portare al suo fianco la venezuelana
piuttosto che la sua (ex ?) fiamma Nina.

Sembra proprio che l'idilliaco momento di baci, coccole e palpatine in
pubblico che quest'estate avevano caratterizzato le bollenti giornate di Nina e
Tommy siano giunte al termine. Ma non pensiate nemmeno lontanamente che l'
affascinante modella serba si sia strappata i capelli dal dolore e abbia
versato lacrime di tristezza, tutt'altro!

L'innafondabile Senicar ha attuato pienamente la tecnica del "chiodo scaccia
chiodo", buttandosi senza remore fra le braccia del playboy Giovanni Conversano
(che non se ne risparmia una!). Scatti piuttosto hot li ritraggono infatti in
intimi atteggiamenti e furtivi scambi di baci fra i sedili di un'auto.

Ma a questo punto sale sul palco di questo bizzarro teatrino un'altra donna di
cui vi avevamo di recente parlato, Mary Carbone. Cosa c'entra lei? Potrebbe
essere la futura mamma di un pargoletto il cui padre corrisponde al nome di …
Giovanni Conversano. Se non volete perdervi la fine di quest'avvincente e reale
vicenda, seguiteci quotidianamente perche' … la storia continua!

Uomini e Donne, Valentina lascia lo studio, i tronisti si alterano e Samuele accusa: Andrea ti piace ancora Ramona!

Puntata molto accesa oggi nella reggia di sua Signoria Maria de Filippi: dopo
lo tzunami-Federico abbattutosi qualche giorno fa, oggi il trono maschile
registra altre perdite.

Andrea Angelini elimina Perla Cupini e bacia Amerinda, mentre Samuele Nardi
insiste nel corteggiatrice la giovane Sabrina Somma, perdendo pero' Valentina
che lascia lo studio affermando di non essere piu' interessata a lui.

Il giovane Nardi ha l'occasione per ribadire il suo pensiero su Valentina,
cioe' che non e' mai stata veramente li per corteggiarlo. Primo putiferio!
Quando poi Andrea decide di mettere una croce sopra al suo rapporto con Sabrina
(viste le sue uscite con Samuele) si scatena il secondo putiferio!

Solita Paola, solite urla, solite accuse… Gianni interviene due volte in
difesa di Samuele e alla fine anche la padrona di casa, generalmente molto
neutrale, si vede costretta a dare un taglio alla discussione e dare ragione a
Samuele e Gianni.

La puntata termina con Angelini che accusa il Nardi di aver insistito con
Valentina nonostante il suo evidente disinteresse e l'altro non si lascia
scappare l'occasione per ribattere: "Ma stai buono che a te piace ancora
Ramona, quanta ipocrisia! ". E con questo cala il sipario sul trono blu.

X-Factor 4: Stefano Filipponi ritorna trionfante a casa

Dopo la sua clamorosa uscita dal programma, Stefano Filipponi riesce
indirettamente a far parlare ancora di se'. Come ogni talent-show che si
rispetti, c'e' sempre chi incarna il ruolo del "figo" della troup, e chi veste
invece i panni dello "sfigatello" della classe.

Stefano ha senza dubbio incarnato quest'ultimo prototipo all'interno di "X-
Factor", dando molto adito a scenate di compassione e conseguenti discussioni a
causa soprattutto del suo problema psico-fisico della balbuzia. Fin dalla prima
puntata, le male lingue hanno sostenuto che il proseguimento del cantante
ventiduenne all'interno della sfida fra talenti musicali sia stato dettato piu'
dalla commiserazaione suscitata al pubblico piu' che per le sue abilita'
canore.

Cosa, forse, che ha incentivato maggiormente l'alunno di Mara Maionchi ad
impegnarsi nelle sue esibizioni dando il massimo. Tuttavia cio' non ha
allegerito le polemiche dei piu' accaniti critici di Stefano, che hanno
continuato a sostenere la propria tesi, fino al momento in cui hanno dato prova
delle loro opinioni.

Durante una puntata, infatti, il sensibile Stefano si e' cimentato in una
performance, "Dillo alla luna" di Vasco Rossi, che ha avuto un esito negativo,
tanto da fomentare maggiormente le accuse da parte dello schieramento contrario
alla sua ulteriore permanenza nel programma. Il tutto coronato da sentite
lettere dei fan e della stessa mamma del cantante, come vi avemamo a suo tempo
detto, che prendevano tenacemente le difese del loro beniamino.

Dopo aver tenuto duro ancora un po', la scorsa settimana "X-Factor" ha
proceduto con una dura pulizia selettiva dei suoi artisti e, nel momento del
ballottaggio, Francesco Facchinetti ha dato la (brutta per i fan) notizia dell'
eliminazione inaspettata di Stefano.

Ma il successo non termina con la fine di "X-Factor" per il determinato
artista che e' stato accolto con tanto calore ed acclamato da un vasto pubblico
al rientro nel suo paese.

A differenza di quanti molti affermavano, questa splendida occasione di
cantare con corpo ed anima davanti a milioni di telespettatori non e' stata per
lui un'esperienza nociva, anzi ha portato Stefano a maturare di giorno in
giorno e a infondergli ancora di piu' quella voglia d'impegnarsi e di
migliorare in cio' che costituisce la sua vita: il canto.

Multa durante le riprese di Breaking Dawn, Kristen Stewart e Robert Pattinson: luna di miele romantica? No, hot!

Romanticoni di tutto il mondo, preparatevi! Il 2011 sara' l'anno della fine!
No, no, non del mondo, ma della saga di Twilight! Eh si l'uscita dell'ultimo
film basata sui libri della Meyer, dal titolo Breaking Dawn, e' in fase di
registrazione, niente meno che in Brasile!

In attesa di vedere come andra' a finire tra Bella&Edward (va be' chi non lo
sa al giorno d'oggi?!) possiamo rifarci gli occhi con le foto dei due
piccioncini, nonche' protagonisti della serie, Kristen Stewart e Robert
Pattinson. La coppia ha cercato di tenere quanto più possibile nascosto il loro
amore… ma adesso…

La storia e' uscita allo scoperto e i due non perdono occasione per stare
insieme (beati!). Pare che durante le riprese, abbiano trascorso una romantica
(si mormora stessero zum zum) serata su una spiaggia brasiliana ma… che gli sia
costata una multa da parte della polizia locale!

Per ragioni di sicurezza sono stati invitati a lasciare la spiaggia e tornare
in hotel… ma…in albergo si saranno fatti due risate per tutta la situazione
oppure avranno ripreso da dove sono stati interrotti???

Gossip: Minaccia Yespica per Nina Aida in topless a Miami

Matteo Ferrari, l'ex marito e padre di suo figlio Aron, nel cuore, qualche
flirt fallito alle spalle e un viaggio di lavoro a Madrid "galeotto",
nientemeno che con il fidanzato di Nina Senicar, Tommaso Chiabra. La vita
sentimentale di Aida Yespica appare molto complicata ultimamente. E allora lei
cosa fa? Si prende una pausa relax a Miami, dove sfoggia un topless da dieci e
lode.


Corpo statuario e bellissimo seno al vento la bella Aida, affila le sue armi
seduttive e minaccia quindi la modella e showgirl serba Nina Senicar sul fronte
amoroso. Le foto scattate da Novella immortalano infatti le due belle
naufraghe, Nina Senicar e Aida Yespica, che si contendono le attenzioni di
Tommaso Chiabra, golden boy ligure e fidanzato ufficiale di Nina dalla scorsa
estate. Crisi o voglia di triangolo amoroso?

A provocare la crisi, se di crisi si può parlare, il viaggio a Madrid di
Tommaso e Aida, naturalmente per lavoro. Lui infatti è proprietario di un'
agenzia di moda ed eventi di lusso, invitato agli MTV Europe Awards, dal suo
amico Kid Rock, ex di Pamela Anderson. Ad accompagnarlo nelle notte brava della
capitale spagnola non è stata la fidanzata ufficiale Nina, bensì la seducente
Aida.

Certo tra le due non si notano molte differenze, soprattutto nel look. I segni
rivelatori di qualche incrinatura nella relazione tra Nina e Tommy però non
finiscono qui: negli scatti di Novella lei non è certo in vena di abbracci e
mantiene le distanze. Per le coccole meglio due chiacchiere con Giovanni.

L'ex tronista, balzato agli onori della cronaca per essere uno dei papabili
padri del futuro bebé di Mary Carbone, non si è tirato indietro. Visto li ha
beccati al parco mentre si scambiavano confidenze, finendo per giocare agli
innamorati. Con tanto di bacio finale in macchina.

Da Miami intanto, Aida risponde e dopo lo strip tease al Chiambretti Night in
cui ha sfoggiato curve sinuose e un fisico statuario, Aida spera forse che
queste foto in topless arrivino fino Matteo, per riaccendere la fiamma della
passione...o da Chiabra. Lei però si dichiara single!

Stefano X Factor cerca l'amore "Sarebbe la prima storia importante"

"Veniva votato perché dava emozioni, non per spirito di carità". Lo sfogo della
mamma di Stefano Filipponi su Vero arriva dopo l'eliminazione del talento più
discusso di X Factor. Salvato perché faceva tenerezza o perché balbuziente
dicevano i maligni. Ora che il successo conquistato per "pietà" è scongiurato,
Stefano ritorna a casa più forte, per dedicarsi alla ricerca dell'amore che non
ha ancora conosciuto.
stefano, filipponi, mamma, factor, raidue


Sarebbe meglio chiedere al diretto interessato, ma "Che io sappia, Stefano non
ha mai avuto una storia importante" spiega mamma Maria Antonietta. Sarà per la
giovane età di Stefano, 22 anni, o forse per la timidezza che prende il
sopravvento.

Ora che a Montefano, e non solo, è una celebrità, Stefano riprenderà a
studiare canto per affinare le doti che ha dimostrato di avere. Almeno fino
fino a quando non si è dovuto cimentare con Dillo alla luna.

E' stato a quel punto, secondo la mamma di Stefano, che è qualcosa è cambiato:
"E' entrato in crisi". La colpa sarebbero le tante voci invidiose del suo
successo che hanno puntato il dito contro il trattamento di favore avuto nel
poter scegliere il brano da cantare.

Voci che hanno fatto sentire a Stefano tutta la pressione della gara. E visto
che il suo è un problema più psicologico che di natura fisica, a risentirne
sono state le sue performance canore.

Fino a 5 anni infatti Stefano parlava perfettamente, poi un'operazione alle
adenoidi ha cambiato tutto. Tanta sofferenza che però a forgiato Stefano.
Dimostrando che per far emergere l'X Factor vale più la determinazione che il
televoto.

venerdì 19 novembre 2010

Federico Romano su Facebook: “Ho scelto da solo, spiazzando tutti!”

Se avete seguito le ultime anticipazioni di Uomini e Donne avrete sicuramente
letto dell'abbandono del trono L'Amore non ha eta' da parte del tronista
Federico Romano, che ha scelto di uscire dagli studi di Maria De Filippi come
fidanzato della sua corteggiatrice Ylenia Isidori.

I due, sin dai primi giorni successivi alla scelta, hanno usato il social
network Facebook per parlare della loro storia e, in primis, per difendersi
dalle accuse che gli erano state lanciate prima della fine del trono.

Come ricorderete, infatti, gli opinionisti Gianni Sperti e Tina Cipollari
sostenevano da diversi giorni che i due avessero una storia al di fuori del
programma e che si conoscessero gia' da tempo.

Ancora una volta, pero', Federico ha scelto di dire la sua su Facebook,
ribadendo che la scelta e' stata solo frutto del colpo di fulmine con Ylenia:
"Peccato che ho scelto da solo spiazzando tutti! Io non ho padroni!".

Dato l'esito del trono, e' facile pensare che tra i due esistesse gia' un
legame da prima della scelta… ma noi la vediamo diversamente e preferiamo
pensare che questa volta Uomini e Donne sia riuscito davvero nel suo intento,
facendo nascere una bella storia tra il tronista e la sua corteggiatrice…

Tv: Giovanni Conversano e Mary Carbone genitori? Per Visto l’ex tronista e’ il padre del bambino

Qualche giorno fa vi avevamo raccontato della presunta relazione tra Mary
Carbone e Giovanni Conversano, quando i due erano stati sorpresi prima ad
acquistare insieme un test di gravidanza e poi a parlare seduti al tavolino di
un bar in un'atmosfera davvero molto tesa.

Se prima, pero', si trattava di semplici supposizioni, ora qualche certezza in
piu' e' arrivata dal settimanale Visto, dove l'ex Pupa ha confermato la notizia
della gravidanza, senza pero' lasciare intendere con chiarezza chi sia il vero
padre del bambino.

Esatto, il dubbio e' lecito, visto che la Carbone ha una storia con il manager
Paolo Chiaparo e che, quando ha scoperto la lieta (?) notizia, ha chiamato sia
lui sia un'altra persona, che sembrerebbe essere proprio l'ex tronista di
Uomini e Donne.

Si era sempre creduto che a legare Mary a Giovanne fosse solo un ottimo
rapporto d'amicizia ma, se i sospetti dovessero essere fondati, e' evidente che
i due abbiano preferito… approfondire questa amicizia! :D

Non possiamo fare altro che tener d'occhio la situazione: se Giovanni l'ha
fatta grossa, la reazione di Chiaparo non tardera' certo ad arrivare!

Tv, sesso e Grande Fratello: Angelica Livraghi e Ferdinando Giordano: sesso al Grande Fratello 11

Si e' discusso tanto della storia tra Angelica Livraghi e Ferdinando Giordano
nata all'interno della Casa del Grande Fratello 11 ma, se prima potevamo
parlare solo di baci rubati e coccole sui vari divani, pare che questa volta i
due innamorati siano andati davvero al sodo!

Complice della serata piccante un po' di vino di troppo, che i due hanno
bevuto durante una romantica cenetta che Angelica ha organizzato per
Ferdinando.

Per il ragazzo, infatti, la bella gieffina ha preparato una pizza a forma di
cuore, accompagnata dalle foto dei momenti piu' belli. A notte fonda, poi, i
nostri piccioncini sono finiti sotto le striminzite coperte del GF e… beh, il
risultato giudicatelo un po' voi!

Non siamo ancora sicuri di quello che abbiamo visto ma aspettiamo qualche
conferma dalle prossime puntate… anche se le immagini non lasciano molto spazio
all'immaginazione! Nel frattempo, perche' non ci dite la vostra su questa
coppia?

E, soprattutto, credete che ci sara' qualcun'altro che imitera' le gesta dei
focosi amanti?

Uomini e Donna: Federico Romano sceglie Ylenia Isidori: per Maria la prima “scelta non scelta”

Riassumiamo la puntata di Uomini e Donne di oggi, dove Federico Romano ha
scelto la sua corteggiatrice Ylenia Isidori:

- Alessia in esterna con Federico: Esterna sottotono per l'umore della
ragazza, piazzata in 3a posizione dal tronista in una classifica delle sue
corteggiatrici. Nell'esterna si parla soprattutto dell'interesse di Leonardo
per Alessia: Federico sostiene che la ragazza sia interessata anche all'altro
tronista e cerca di capire cosa farebbe nel caso in cui il suo corteggiamento
finisse con la scelta di un'altra.

- Federico vuole scegliere: Il tronista annuncia che molto presto effettuera'
una scelta, mandando su tutte le furie gli opinionisti Tina e Gianni. Anche
Maria De Filippi e le altre corteggiatrici sono visibilmente infastidite,
perche' Federico non avrebbe mai mostrato un feeling particolare con una sola
corteggiatrice.

- Federico e Cristiana: L'esterna e' una cena, dove i due parlano di una
passata di discussione e confessano di piacersi. A fine esterna entrambi dicono
di aver passato una bella serata e si abbracciano.

- Indagini telefoniche e opinione di Leonardo: In studio Leonardo sostiene che
i due non si conoscano e che si siano innamorati all'improvviso in
trasmissione. Federico aggiunge anche di voler tornare dalla figlia, cosa che
infastidisce Leonardo e lo porta ad abbandonare lo studio. Gianni accompagna
Federico a prendere il cellulare, alla ricerca di messaggi di Ylenia ma, a
quanto pare, ci sono solo 4 messaggi e nessuno e' della corteggiatrice.

- Esterna con Ylenia: Il tronista si reca a casa della ragazza, che parla di
quanto accaduto in puntata. Sembra che in studio sia bloccata dalle accuse di
Gianni e Tina.

- Cristiana: La corteggiatrice esce dalla studio piangendo, Federico la
raggiunge ma lei non ha nessuna voglia di chiarire.

- La scelta: Federico e Ylenia decidono di lasciare gli studi, rinunciando
alla scelta classica. Termina cosi' il trono di Federico Romano.

Basta con il linciaggio di Saviano - Fine vita, la Chiesa oscurantista all'assalto di "Vieni via con me"

Fine vita, la Chiesa oscurantista all'assalto di "Vieni via con me"
di Cinzia Sciuto
Per "Avvenire", il giornale dei vescovi, la trasmissione ha avuto il grave torto di invitare Beppino Englaro e Mina Welby «senza contraddittorio». Ora, di grazia, ma in cosa sarebbe dovuto consistere questo contraddittorio?
WELBY Una vita per la libertà | ENGLARO La vita estrema | COSCIONI Dal corpo del malato al cuore della politica | TROILO Il "Riformista" reazionario | La replica di don Gallo alla "scomunica" di Avvenire | Speciale A chi appartiene la tua vita, a te o a Ratzinger?


Basta con il linciaggio di Saviano
di Giuseppe Giulietti
L'ultima raffica è arrivata dal "Giornale" di Berlusconi che ha promosso una raccolta di firme contro lo scrittore. Una vera e propria campagna di intimidazione tesa a ridurre al silenzio chi ha avuto il coraggio di portare alla luce del sole in tv porcherie e intrecci che dovevano restare sepolti.
ALFANO Inchiostro di piombo per Saviano


Il buonismo che non fa prigionieri
di Giovanni Perazzoli
“Vieni via con me” usa benissimo il linguaggio (o uno dei linguaggi) della democrazia di massa. Può piacere o meno, ma la democrazia è anche questo. Ci si trova spinti, anche non volendo, verso un conformismo che è anche, e paradossalmente, un’emozione politica progressista.
TRAVAGLIO Fini e Bersani, la lista dei bolliti | WU MING Elenchi vuoti e tristi giochini | GALLI L'attualità di destra e sinistra | FRANZA Andiamo via con loro?| RUSSO SPENA Parole, parole, soltanto parole | CARNEVALI W il "compitino" di Bersani | PELLIZZETTI Destra e Sinistra: un brodino? | SCIUTO Fini e Bersani, “portavalori” in tv


'Ndrangheta, il nervo scoperto della Lega di Luigi De Magistris
BIONDANI E PORTANOVA Milano, le mani sulla città | Mappa La 'Ndrangheta in Lombardia | Il rapporto 2009 della Direzione nazionale Antimafia

Chomsky: perchè Obama ha fallito di Noam Chomsky
Una Casa Bianca ostaggio dei poteri forti. Nel nuovo saggio "America, no we can't" (Edizioni Alegre), il grande intellettuale statunitense analizza i motivi che hanno portato il presidente Usa a deludere le attese. Ne proponiamo alcuni brani.

Il dogma sulla morte di Pasolini di Carla Benedetti
Ancora oggi, nonostante i tanti dubbi emersi negli ultimi anni, c'è ancora chi continua a dare per certa la matrice sessuale dell'omicidio di Pasolini. Una tesi dimostrabilmente falsa, che non poggià nè su prove né su indizi.
PARDI Non c'è democrazia senza verità sulle stragi di stato

Il lavoro sempre più povero di Antonella Stirati

La quota dei redditi da lavoro sul Pil nei principali paesi industrializzati è diminuita tra i cinque e i dieci punti rispetto agli anni '70. In Italia, Francia, Giappone, Germania e USA i redditi da lavoro in percentuale del Pil sono anche al di sotto del livello degli anni '60.

Buzzicona production di Alessandro Robecchi
Ma dove finisce il berlusconismo e inizia Neri Parenti? È la retorica domanda dell’autore che anticipa qui titoli e trame dei prossimi cinepanettoni di successo: "2010: Natale a Pomigliano", "Via col Veneto" e "Scusa se l’ho data a Gino".

Uscire fuori dal Porcellum di Domenico Gallo

Tornare a votare per la terza volta con l'attuale legge elettorale sarebbe un vero e proprio disastro politico. L'inaccettabilità del "porcellum" risiede non solo nel suo carattere "castale" ma nella sua strutturale incostituzionalità, poichè determina una inaudita manipolazione della volontà popolare.

Tutti sconfitti alla guerra delle valute di Marcello De Cecco

Al G20 di Seul nessuno dei problemi sul tappeto è stato risolto e gli squilibri mondiali si sono ulteriormente accentuati. Germania, Cina, Usa: tutti impegnati solo nella difesa degli interessi nazionali.
RAMPINI La Fed sotto tiro. Appello-manifesto degli anti Obama

Cinema

"Ju Tarramutu" di Paolo Pisanelli e "Red Shirley" di Lou Reed di Giona A. Nazzaro

Il racconto della tragedia dell'Aquila attraverso gli occhi e le parole dei suoi abitanti. L'intervista di Reed alla cugina centenaria, ebrea e comunista, memoria vivente di un'altra America. Due pregevoli documentari presentati al Festival dei Popoli di Firenze.

La trattativa e il documento smarrito sul 41 bis di Salvo Palazzolo

Tutti i politici interrogati dai magistrati e dalla commissione antimafia continuano a ribadire che dopo la strage Borsellino ci fu solo la linea della fermezza contro i boss. Ora un documento li smentisce.
LO BIANCO E RIZZA Da Conso a Mancino, la memoria a intermittenza

17 novembre, cronache dall'onda anti Gelmini-Tremonti di Anna Maria Bruni

Appello dei ricercatori all'opposizione: fermate il ddl Gelmini | Gli studenti: "Liberiamo il sapere" | GIANNETTI E RAITANO Perché noi ricercatori protestiamo |GALLINO Europa, il modello sociale perduto | RUMIZ Nell’Italia cialtrona delle veline ci sono ragazzi...

Governo, l'ultimo saccheggio di Angelo d'Orsi

La crisi è drammatica e le casse dello Stato languono, ma come in ogni fine di regime assistiamo a un osceno arraffa-arraffa generale: Berlusconi e Tremonti aumentano i fondi per le scuole private, mettono le mani sul 5 per mille e approvano un miliardo di euro di spese in armamenti.

Referendum acqua: moratoria subito, diritto di voto nel 2011

Il Comitato Promotore dei referendum per l'Acqua Pubblica chiede alle forze politiche e istituzionali l’immediata approvazione di un provvedimento di moratoria sulle scadenze previste dal “decreto Ronchi” e sulla normativa di soppressione delle Autorità d’Ambito territoriale.
MARTINELLI Se l'oro blu diventa merce

Piemonte, Cota all'attacco della 194 di Gemma Macagno

La Giunta della Regione guidata dal governatore leghista Roberto Cota ha approvato un protocollo che viola spirito e sostanza della legge, rendendo molto più arduo per le donne ricorrere all'interruzione di gravidanza.

Bufale e falsità, arrivano i diari del Duce di Malcom Pagani e Marco Travaglio
Le patacche che mezza Europa ha cestinato, arrivano in libreria con Bompiani. E sono subito pile in bella vista, strenne natalizie per ingenui e nostalgici. Un'operazione imbarazzante, tesa a presentare un dittatore buono che amava il popolo ebraico.

Contratto unico, botta e risposta tra Pietro Ichino e Renato Fioretti di Renato Fioretti

Una controreplica alle risposte del prof. Ichino alle osservazioni critiche contenute nell'articolo "Perchè non convince il contratto unico di Ichino" pubblicato sul sito di MicroMega.

Veneto, il cannibalismo diventato sciagura di Gianni Barbacetto

Il miracolo del Nord-est, ricchezza dei veneti e orgoglio dei leghisti, è il risultato anche della cementificazione del territorio, della distruzione del paesaggio, della rottura dell’equilibrio idrogeologico.
PIPINATO Italia: più carriole meno pistole

L'Italia e gli anni del Caimano Intervista a Enrico Brizzi di Mariagloria Fontana

"Volevo raccontare idealmente alle mie figlie piccole come sia stato possibile che lo stesso uomo che ti mandava in tv il Tenerone sia diventato il politico più potente del Paese". Lo scrittore ci parla del suo nuovo romanzo “La vita quotidiana in Italia ai tempi del Silvio” (Laterza).

Il libro nero della classe dirigente italiana
La prefazione di Marco Travaglio a "Sotto Processo. Tutti i procedimenti in corso dei potenti d’Italia" di Benny Calasanzio (Editori Riuniti), ventisei ritratti di uomini e donne che nonostante i guai con la giustizia sono ancora saldamente al timone del paese.

Lavoratori senza diritti di Massimo Roccella

È scomparso il prof. Massimo Roccella, insigne giuslavorista e collaboratore della nostra rivista, da sempre impegnato per la difesa e la promozione dei diritti dei lavoratori. Pubblichiamo il suo ultimo articolo uscito su MicroMega, una rassegna di tutte le controriforme attuate dall’ultimo governo Berlusconi.

Pio XII e lo sterminio degli ebrei di Giovanni Miccoli

Mentre Benedetto XVI accelera il processo di beatificazione riproponiamo questo saggio che documenta come l’episcopato tedesco e la Santa Sede durante il nazismo abbiano contribuito a quel clima di rimozioni e reticenze che rese possibile la Shoah.

1994, l'anno in cui la mafia si è fatta Stato

La postfazione di Salvatore Borsellino a "1994. L’anno che ha cambiato l’Italia. Dal caso Moby Prince agli omicidi di Mauro Rostagno e Ilaria Alpi. Una storia mai raccontata" di Luigi Grimaldi e Luciano Scalettari (Chiarelettere). Un libro che indaga il volto insanguinato della Seconda Repubblica.

giovedì 18 novembre 2010

Mussolini e Carfagna ai ferri corti «Mara flirta politicamente con Bocchino»

La nipote del duce scatta una foto (col cellulare) ai due
in aula alla Camera. E accusa: «Vergogna». Il ministro:
«Alessandra è in evidente crisi di visibilità e urla»

Mara Carfagna sorpresa a parlare col Grande Nemico del Pdl, il braccio armato
di Fini, Italo Bocchino. Peccato imperdonabile secondo Alessandra Mussolini,
collega della ministra salernitana nel Popolo della libertà. C'è tensione
palpabile tra le primedonne del centrodestra: le due esponenti campane del Pdl
sono state protagoniste di un diverbio questo pomeriggio in Aula alla Camera.
Un botta e risposta nato proprio da una foto scattata col cellulare dalla
deputata napoletana, ma alla cui origine sembrano esserci le forti divergenze
emerse negli ultimi giorni nel partito in Campania.

Mussolini ha visto il ministro delle Pari opportunità e il capogruppo di Fli
alla Camera, Bocchino, parlare tra i banchi del governo e scatta loro un'
istantanea col cellulare. La Carfagna se ne accorge e si gira verso la collega,
batte le mani e dice «brava, brava!». A quel punto Mussolini le risponde:
«Vergogna».

Le ragioni di quel «Vergogna» («pronunciato in maniera pacata» dirà la nipote
del duce) sono spiegate così: «Carfagna si deve vergognare per la liaison con
Bocchino che sta mettendo a rischio il partito». Le colpe che la Mussolini
attribuisce al ministro sono due: «Lo spostamento di competenze sul
termovalorizzatore che questa mattina il Consiglio dei ministri ha sottratto
alle Province» (e quindi al presidente della Provincia di Salerno Edmondo
Cirielli, cosentiniano, i cui rapporti con il ministro delle Pari opportunità
ultimamente sono tesi) e «il fatto che Bocchino nella finanziaria ha chiesto di
spostare 20 milioni di euro al ministero della Carfagna». Insomma, Mussolini
accusa la collega di «fare accordi» col capogruppo di Futuro e libertà anche in
vista delle elezioni per il sindaco di Napoli: «Non può tenere una gamba di qua
e una di là - avverte - Perciò quando li ho visti parlare in atteggiamento
amorevole ho scattato la foto».

Mara commenta piccata: «La collega Alessandra Mussolini è, evidentemente, in
crisi d'astinenza da visibilità.E, come le capita spesso, urla al fine di
attirare l'attenzione, senza badare troppo a quello che dice». «Sul
termovalorizzatore di Salerno - spiega la Carfagna- ho tentato di evitare che
un'importante e strategica opera pubblica rimanesse paralizzata dallo scontro
istituzionale in atto tra Comune e Provincia e, di conseguenza, ho proposto che
si elevasse il livello delle responsabilità con un commissariamento affidato al
presidente Stefano Caldoro, che è la più alta carica istituzionale della
regione, e appartiene allo stesso partito per cui dovrebbe lavorare Alessandra
Mussolini». «Quanto ai venti milioni che la legge di stabilità ha destinato al
ministero per le Pari Opportunità, Mussolini dovrebbe esserne contenta -
aggiunge Carfagna - perché sono stati inseriti dal ministro dell'Economia
Giulio Tremonti nel maxiemendamento che il governo, lo stesso che la Mussolini
sostiene, ha presentato in Commissione. Queste risorse saranno destinate alle
Regioni per finanziare progetti di contrasto alla violenza sulle donne e centri
di accoglienza per le vittime in difficoltà. Spero che la collega Alessandra
Mussolini non ce l'abbia anche con le donne in difficoltà». Ma i fuochi
polemici sono tutt'altro che estinti. Si attende il prossimo round.

“Sei una cagna”: la Gelmini insulta la Brambilla. Lo scoop di Chi

Nel lanciare lo scoop il settimanale della famiglia Berlusconi, Chi, era stato
prudente: "Due ministre molto in vista si sono incontrate a Milano, al teatro
nuovo. Tra le due, però, è sceso il gelo e non c'è stato nemmeno un ciao.
Addirittura una delle due ha chiamato l'altra gentilmente 'la cagna'". Il
peccato e non il peccatore si dice, otto righe per lanciare la notizia e stop.

Ma il Riformista ha fatto di più, svelando (non smentito) i nomi delle dirette
interessate: sarebbe stata la ministra dell'Istruzione Mariastella Gelmini a
insultare la sua collega al Turismo, Michela Vittoria Brambilla.

Ulteriore scoop: a passare la notizia al settimanale sarebbe stata proprio la
Brambilla. Suprema vendetta.

Fini: «Momento grave Il premier sia responsabile» Il leader Fli «Berlusconi onori gli impegni dell'agenda». E Bossi: «Meglio il voto anticipato, ma governo durerà»

Affondo contro il premier del New York Times. Napolitano auspica un «pacato
confronto»

"Berlusconi onori l'agenda di governo"
MILANO - «In Italia c'è una destra che è cosciente del grave momento in cui si
trova il nostro Paese e che deve essere affrontato da tutti all'insegna della
massima responsabilità». È un appello quello che Gianfranco Fini, attraverso un
videomessaggio (guarda) in Rete, rivolge in primo luogo al premier Silvio
Berlusconi. «Chi ha avuto l'onore e l'onere di governare», spiega Fini senza
citare esplicitamente il presidente del Consiglio, deve «onorare quell'impegno
attraverso una agenda di governo. Vedremo nei prossimi giorni quello che
accadrà» aggiunge il leader di Fli, dieci giorni dopo la convention di Bastia
Umbra. «A Perugia - prosegue - è stato l'atto fondativo di una nuova formazione
politica di centrodestra. Abbiamo cercato di delineare i tratti distintivi di
coloro che hanno una certa idea dell'Italia» chiarisce Fini nel suo intervento
di cinque minuti, annunciando poi che l'obiettivo di Futuro e libertà è quello
di ottenere 100 mila firme «in calce al Manifesto per l'Italia entro la metà di
gennaio, quando a Milano sarà lanciato il nuovo partito».

NAPOLITANO: «PACATO CONFRONTO» - Il riferimento alla «massima responsabilità»
è in qualche modo sottinteso anche nel messaggio che il presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato all'Intergruppo parlamentare per la
sussidiarietà in occasione delle Giornate di formazione Per vincere domani. «Ho
sempre considerato meritevole di attenzione e sostegno lo sforzo volto ad
affrontare temi di particolare attualità e di comune interesse per lo sviluppo
e il futuro del Paese, in un clima di pacato confronto e di aperta
cooperazione, al di là delle frontiere politiche che legittimamente
attraversano l'arena parlamentare provocando però negativi eccessi di
contrapposizione e di chiusura», afferma il capo dello Stato.

LA PRECISAZIONE E I COMMENTI - Le parole di Fini nel videomessaggio, a meno di
un mese dalla verifica parlamentare, hanno però sollevato un vespaio di
interrogativi e polemiche. Tanto da spingere lo stesso presidente della Camera
a chiarirle in un secondo tempo: «L'interpretazione autentica è facile: tutti,
come ha detto anche il presidente del Consiglio, hanno il dovere della massima
responsabilità. Vale ovviamente per Futuro e libertà, ma in primo luogo vale
per il premier, per quel che farà fino al 13 dicembre e per quel che dirà in
Parlamento in quella occasione». «Fini che sottolinea la gravità del momento
rappresenta un caso da manuale di pompiere piromane», ha commentato
laconicamente il ministro Rotondi. «Responsabilità è prendere atto che il
governo non è in grado di andare avanti, basta aprire la porta per rendersi
conto dei problemi che ha il Paese», ha voluto sottolineare dal canto suo il
segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando
Casini, vuole «restare ai fatti»: «Fini ha fatto mancare i suoi ministri e ha
chiesto a Berlusconi di dimettersi. Oggi ha fatto un appello alla
responsabilità e questo deve vale per la destra, per la sinistra e per il
centro perché pensare oggi, con la situazione che c'è in Irlanda e Portogallo e
l'euro sotto attacco, che si passano sei mesi in campagna elettorale per
tornare al punto di oggi vuol dire stare sulla luna».

«MEGLIO IL VOTO» - Chi invece insiste sul voto anticipato è Umberto Bossi. Non
che il leader della Lega tema che il premier non ottenga la fiducia alle
Camere. «Berlusconi andrà avanti», è la convinzione del Senatùr. Che ribadisce,
però, di preferire la strada del voto. Con il ritorno alle urne, secondo il
numero uno del Carroccio, «ci pensa il popolo a raddrizzare il governo». Né
conferme né commenti da parte di Bossi in merito all'incontro avuto a
Montecitorio con l'altro ministro leghista Roberto Calderoli, con il
sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e con il ministro
dell'Economia Giulio Tremonti.

L'AFFONDO DEL NYT - Se Bossi si mostra decisamente ottimista, di diverso
avviso è il leader del Pd. «Credo che stavolta Berlusconi sbagli le misure» ha
detto Pier Luigi Bersani. E a esprimere dubbi sul buon esito del voto del 14
dicembre in Parlamento è anche l'autorevole New York Times. «L'Houdini della
politica italiana questa volta potrebbe non farcela» titola un articolo della
corrispondente da Roma sulla crisi del governo Berlusconi. Secondo il
quotidiano americano, la crisi politica di questi giorni presenta infatti
caratteri nuovi e «significativamente differenti». Quel che colpisce, secondo
il New York Times, è l'atteggiamento di molti tradizionali alleati del premier.
«Anche i suoi fedelissimi, anche coloro che non lo hanno abbandonato neanche
quando perse il potere nel 2006 ma che annusano nell'aria la debolezza politica
proprio come i cani annusano la paura, hanno visibilmente iniziato a
riposizionarsi in vista di una nuova pagina politica in cui Berlusconi molto
difficilmente sarà l'uomo guida». Le defezioni, avviate con lo strappo di Fini,
«si moltiplicano ogni giorno che passo» e il New York Times cita persino il
direttore del Giornale Feltri che, intervistato dal Fatto quotidiano, ha
definito Berlusconi «stanco e confuso». Sia come sia, conclude il quotidiano
americano, per vedere come andrà a finire toccherà attendere metà dicembre
quando le Camere saranno chiamate al voto.

Gossip: Trono L’amore non ha eta’ di Uomini e Donne, puntata del 16 novembre: liti tra Bubi e Diletta

Vediamo in un breve riassunto la puntata del trono L'amore non ha eta' andata
in onda questo pomeriggio su Canale 5. La puntata si incentrata su Leonardo
Greco.

- Leonardo e Bubi: La donna benda il tronista e gli fa assaggiare diversi
cibi. Piu' tardi si invertono i ruoli ed e' Barbara ad essere bendata mentre il
tronista le fa uno scherzo lasciando l'esterna. Fara' ritorno piu' tardi,
mentre Bubi in lacrime se la prende con le altre corteggiatrici. Dopo l'esterna
il tronista afferma che le ragazze dovrebbero prendere esempio da Bubi, che
quando vuole una cosa cerca di guadagnarsela.

- Diletta e Leonardo: L'esterna si svolge in un negozio di vestiti, dove i due
parlano di Bubi. La ragazza ammette di essere molto interessata al tronista e
tra i due ci sono anche vari bacetti.

- Leonardo e Marika: La donna gli dedica una canzone durante l'esterna e poi i
due parlano delle varie corteggiatrici. Leonardo afferma di essere interessato
a lei.

- Diletta contro Bubi: L'intera puntata e' stata caratterizzata dalle liti tra
le due corteggiatrici. Bubi non perde mai l'occasione di parlare di Diletta con
parole pesanti e spesso Leonardo interviene in favore della 20enne.

Il profumo di Katie Prezioso come brillanti sulla pelle

Katie Prince riesce a sedurre anche senza una goccia di profumo indosso, ma per
chi non è dotata come lei la modella inglese ha creato Precious Love. Una
fragranza preziosa come i brillanti che avvolgono il suo corpo. Alla
presentazione londinese Katie ha sfoggiato un look da vera bomba sexy:
caschetto rosa e un velo trasparente così aderente da mettere in risalto le sue
curve e rubare la scena alla nuova boccetta.

Gossip: Roberta, la fly girl più sexy Eletta dal magazine Men's Fitness

Al suo attivo ha oltre 4 mila lanci, quattro dei quali completamente nuda, ma
anche un calendario, senza veli, per Max e scatti "nature" per Playboy. E' la
fly girl made in Italy, bella, brava e amante delle provocazioni sportive e
non, Roberta Mancino, campionessa di paracadutismo freestyle, è stata eletta
adesso "l'atleta più sexy del mondo" dal magazine americano Men's Fitness.


La trentenne italiana, primatista mondiale di freestyle, oltre al
paracadutismo si diletta anche nell'attività di modella e non ha mai esitato a
spogliarsi mettendo in mostra le sue splendide forme. Come è successo persino
durante un lancio col paracadute ripreso da Le Iene. Un vero volo ad alto tasso
erotico.

L'atleta romana però non è solo una campionessa del volo e una sexy modella,
dall'indiscutibile fascino. Sportiva eclettica ha sperimentato altre
discipline, tra le quali il base jumping, scubadiving con gli squali,
skydiving, boxe e kick boxing, trapezio, e per non lasciare nulla al caso
Roberta ha conquistato anche la cintura nera di full contact.

Ciò che le piace di più e la entusiasma è però soprattutto volare e lanciarsi
da quote altissime, anche senza vestiti: "Non posso vivere senza lanciarmi col
paracadute, anche se a volte fa un po' freddo". Possiamo immaginare perché...

Neve bollente nel 2011 Un calendario di sciatrici sexy

Neve a rischio scioglimento precoce quest'anno con le splendide sciatrici
immortalate su picchi innevati in scatti super bollenti in topless e con tute
da sci molto sexy e provocanti. Sono le istruttrici di sci scelte per posare
per un calendario, che promuove gli sport invernali. Il boom sulle piste è
assicurato, se la promessa è di incontrare una di queste bellezze... di
montagna.


Sarà un Nippy New Year quindi il 2011, come recita il titolo del calendario,
giocando sulla trasformazione della parola happy in Nippy, che allude ai sexy
topless delle sensuali bellezze fotografate.

Le location sono mozzafiato, Cortina in Italia, Zermatt in Svizzera e Arlberg
in Austria. "Tutti gli sciatori professionisti hanno in genere corpi sani
grazie agli allenamenti all'aria fresca di montagna", dice un portavoce del
calendario, "E il calendario è proprio la celebrazione di tutto questo".
Rigorosamente Da non portare in pista però, neve a rischio scioglimento.

Gossip: Aida, topless da dieci e lode La Yespica super sexy a Miami

Ha il calciatore Matteo Ferrari, ex marito e padre di suo figlio Aron, ancora
nel cuore, e molti flirt falliti alle spalle, ultimo quello con Teo Mammucari.
Ma la bella Aida Yespica non si dispera e a Miami, in vacanza di riflessione,
offre un topless da dieci e lode.

La bella showgirl venezuelana resta quindi speranzosa in una ripresa di
relazioni con l'ex marito di cui parla come di un ottimo padre e una gran bella
persona. Intanto si dichiara single, anche se poi, qualche giorno fa è stata
"pizzicata" in compagnia di un fascinoso imprenditore ortofrutticolo, in
discoteca e a bordo della sua Ferrari. Nuovo flirt in vista? Lei smentisce.

Intanto dopo lo strip tease al Chiambretti Night in cui la Yespica ha
sfoggiato curve sinuose e un fisico statuario, Aida spera forse che queste foto
in topless arrivino fino Matteo, per riaccendere la fiamma della passione...

Gossip: Lato B: quello perfetto è a pesca Star dai sederi... fruttati

A pomodoro, rotondo e morbido come quello di Laura Chiatti o Jennifer Lopez,
oppure a pera, nella tipica forma a clessidra, come quello di Kelly Brook. Ma
il migliore resta quello a pesca, il sedere perfetto per antonomasia, alla
Belen per intenderci o alla Canalis o anche alla Hunziker. Il lato B resta
l'arma di seduzione più efficace per vip e star. E per classificarlo c'è chi si
affida a frutta e ortaggi.

Come lo psicologo inglese David Holmes, definito dalla stampa britannica
"bottom expert" ovvero esperto di sederi. Sua una formula matematica per
determinare il livello di perfezione dellato B basandosi su varianti come ,
forma, tono muscolare e simmetria.

E suo il progetto per i Wonderbum, abiti da sera per donne che vogliono
mostrare le curve senza vergognarsi. Puntando proprio sul fondoschiena. E la
scelta è tra le quattro diverse conformazioni femminili: a pomodoro, a patata,
a pera e a pesca.

Per orientarsi meglio ecco allora una carrellata di star classificate a
seconda del frutto o dell'ortaggio associabile al lato B. Voi quale preferite?

Gossip: La Longoria divorzia dal cestista: "Mi tradisce"

Eva Longoria e Tony Parker
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LOS ANGELES
Il matrimonio tra l'attrice Eva Longoria e il cestita Tony Parker è arrivato
al capolinea. Una delle coppie più famose e più belle di Hollywood mette la
parola fine alla loro relazione. L'attrice di Casalinghe disperate ha
presentato l'istanza di divorzio due giorni fa alla Corte Superiore di Los
Angeles: «Differenze inconciliabili», questa la motivazione ufficiale che
riportano i documenti, anche se la scorsa settimana le voci di un tradimento di
Parker hanno cominciato a circolare insistenti.

«Eva era completamente accecata dall'amore», ha dichiarato una fonte vicina
alla coppia a People. Il campione dei San Antonio Spurs, stando a quanto
riporta Us Magazine, ha continuato per oltre un anno ad avere una relazione con
un'amica della moglie. E una volta scoperto, il cestita avrebbe confessato.
«Eva è disperata. Finita la fiducia, per il matrimonio non c'è più stato niente
da fare. Ora è inconsolabile».

Eva Longoria aveva acquisito il cognome del marito, diventando così la signora
Longoria Parker; adesso negli atti ufficiali consegnati in tribunale chiede di
poter tornare al suo vecchio nome e un assegno di mantenimento mensile. La
coppia aveva firmato un contratto prematrimoniale un mese prima della cerimonia
che era stata celebrata a Parigi il 7 luglio 2007. L'accordo era stato poi
aggiornato due anni dopo.

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