sabato 13 febbraio 2010

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SABATO 13 febbraio 2010
FOREX A NAPOLI
Draghi: «Fuori dalla crisi con un tasso di crescita basso e disoccupati in aumento»

ECONOMIA | Il governatore: «Stiamo ora uscendo dalla crisi con un tasso di crescita basso, ai minimi europei»

India: bomba in un ristorante, 8 morti

ESTERI | Ci sono anche 33 feriti nell'attentato alla «German bakery» di Pune

«Chiederemo le dimissioni di Bertolaso»

POLITICA | Bersani: «Credo che sia creata una situazione che non consente un buon governo della Protezione civile»

Profumo a Geronzi: fusione Mediobanca - Generali, «Non staremmo a guardare»

ECONOMIA | Ma il presidente di Piazzetta Cuccia smentisce ogni indiscrezione e ai giornalisti dice «Voi sognate»
MALTEMPO
Maltempo: frana a Catanzaro

CRONACHE | Evacuate 40 famiglie. Nevica sul Gargano. Difficili i collegamenti per le Eolie
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Spunta un fotografo di Vallettopoli «Ricatto» all’imprenditore taglieggiato

CRONACHE | Il paparazzo «Bicio»: soldi in cambio delle immagini dell’incontro con il politico

Usa: strage all’università
Docente uccide tre persone

ESTERI | Amy Bishop temeva di essere licenziata. Ha sparato contro i colleghi durante una lezione

Dell'Utri: « Ciancimino? minchiate»

CRONACHE | «C'è un disegno politico». «Sono sereno. Le dichiarazioni non mi preoccupano perchè non c'è nulla, nulla di nulla»
INGHILTERRA
Spot contro l’omofobia,
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SPORT | Nessun giocatore inglese disposto a comparire nella campagna contro i pregiudizi nei confronti dei gay
SLITTINO
Slittino, pista assolta: la morte dell'atleta georgiano è stata frutto di errore umano

SPORT | Lo ha stabilito l'inchiesta ufficiale della Federazione internazionale
LA POLEMICA
Sport Illustrated: svastiche su una foto

SPETTACOLI | Compaiono su un'aereo della Seconda Guerra Mondiale su cui si appoggia una modella. In Israele è polemica
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Corso on-line per Tecnici Certificatori Energetici Regione Emilia Romagna

P-Learning

CORSO ON-LINE PER TECNICI CERTIFICATORI ENERGETICI REGIONE EMILIA ROMAGNA

CORSO AUTORIZZATO DA REGIONE EMILIA ROMAGNA CON DETERMINAZIONE REGIONALE N. 12895 DEL 2/12/2009

VALIDO PER L'ISCRIZIONE ALL'ELENCO DEI SOGGETTI CERTIFICATORI DI REGIONE EMILIA ROMAGNA, INTERAMENTE ONLINE, 24 ORE AL GIORNO 7 GIORNI SU 7

Scadenza iscrizioni: 30 maggio 2010

PER ISCRIVERSI AL CORSO: http://www.archimagazine.com/clearomagna.htm

COSTO ISCRIZIONE
Prezzo di listino: 900,00 Euro + 20% IVA = 1080,00 Euro
PREZZO RISERVATO A ARCHIMAGAZINE: 700,00 EURO + 20% IVA = 840,00 EURO

7 moduli per 30 ore complessive di lezione online, fruibili quando vuoi tu, durata media delle lezioni 10 minuti, test intermedi di verifica dell'apprendimento, forum di tutoraggio e approfondimento, esame finale abilitante.

Il corso inizia quando ti iscrivi e finisce quando sostieni l'esame. Tutto secondo i tuoi tempi.
Unico vincolo: completare il corso e sostenere l'esame entro il 30 luglio 2010


PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso è articolato in 7 moduli e la durata complessiva delle lezioni è di 24 ore:

1. INQUADRAMENTO LEGISLATIVO
2. COMFORT TERMOIGROMETRICO
3. INVOLUCRO EDILIZIO
4. IMPIANTI TERMICI
5. IMPIANTI PER FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA
6. ARCHITETTURA BIOCLIMATICA
7. ESERCITAZIONE GUIDATA CON IL SOFTWARE


LA RISPOSTA ADEGUATA ALLE ESIGENZE DEL PROFESSIONISTA
24 ore (on-line) anziché 72 ore (in aula): questo è il risultato di un lavoro rigoroso che ha posto la chiarezza espositiva e lo sviluppo logico della materia quali criteri inderogabili del prodotto.
Ma 24 ore, anziché 72 ore, richiedono pure uno sforzo da parte del corsista non indifferente.
Come tutti i concentrati è particolarmente gustoso, ma risulta anche impegnativo da digerire.
Gli allievi seguono le lezioni da casa o da un qualsiasi computer connesso a Internet, secondo orari e calendari di frequenza che stabiliscono autonomamente.


SEDI D'ESAME
Brescia - Milano - Bologna - Torino


COSTO ISCRIZIONE
Prezzo di listino: 900,00 Euro + 20% IVA = 1080,00 Euro
Prezzo riservato a Archimagazine: 700,00 Euro + 20% IVA = 840,00 Euro


TERMINE ISCRIZIONI
Si accettano iscrizioni fino al 30 maggio 2010


SPECIFICHE DEL CORSO ON-LINE PER CERTIFICATORI ENERGETICI DEGLI EDIFICI
Corso autorizzato da Regione Emilia Romagna con Determinazione Regionale n. 12895 del 2/12/2009.
Valido per l'iscrizione all'elenco dei soggetti certificatori di Regione Emilia Romagna, interamente online, 24 ore al giorno 7 giorni su 7.
7 moduli per 30 ore complessive di lezione online, fruibili quando vuoi tu, durata media delle lezioni 10 minuti, test intermedi di verifica dell'apprendimento, forum di tutoraggio e approfondimento, esame finale abilitante.


COME SI SVOLGE IL CORSO
Il corsista segue le lezioni online secondo i propri tempi e la propria disponibilità.
Ogni Lezione corrisponde ad un "Atomo Informativo" (Learning Object), tratta, cioè, un argomento in modo esaustivo in un tempo che non supera i 10 minuti, per favorire l'apprendimento in funzione della capacità di mantenere l'attenzione da parte del corsista e la personalizzazione del percorso di apprendimento.
Ogni modulo del corso si compone di diversi atomi. Alla fine di ogni modulo il corsista deve sostenere un test a risposta chiusa composto da almeno 10 domande per valutare il suo livello di apprendimento. Il sistema fornisce al corsista la valutazione immediata del test, ma non le risposte: il feedback fornito comprende la percentuale delle risposte esatte e, per le risposte sbagliate, l'elenco delle lezioni che è opportuno rivedere per colmare le lacune di apprendimento.
Se il corsista risponde correttamente ad almeno l'80% delle risposte può procedere al modulo successivo.
Questo sistema garantisce il controllo sul livello di apprendimento del corsista e la propedeuticità dei contenuti dei moduli viene rispettata non solo formalmente (struttura del programma) ma anche nella sostanza (prima di procedere bisogna aver posto le basi per i nuovi elementi da apprendere).
Qualora il corsista necessiti di un supporto può scrivere in un sistema di forum tematici le proprie domande. Tre forum sono dedicati a tre argomenti diversi:
Il supporto metodologico (relazione corsista - tutor)
Il supporto scientifico (relazione corsista - docente/mentor)
La discussione sugli aspetti tecnologici legati al corso e alle metodologie dell'e-learning
Il corsista può scaricare dalla piattaforma anche i supporti per l'approfondimento: normative, slides delle lezioni, o consultare siti web segnalati in una apposita sitografia, su cui approfondire gli argomenti disciplinari trattati dai docenti.


COME SI SVOLGE L'ESAME FINALE:
E' istituita una commissione tecnico-scientifica composta dal direttore scientifico del corso e da esperti di metodologie della formazione che ha il compito di validare i processi di verifica.
Le abilità di applicazione delle conoscenze per lo svolgimento del processo di certificazione energetica saranno valutate prendendo in esame il Project Work realizzato dal candidato a commento di un progetto di certificazione energetica di un edificio svolto dal candidato stesso. Il candidato dovrà inviare l'elaborato firmato digitalmente alla commissione inserendolo in un'area di upload appositamente predisposta nella piattaforma del corso online; In aggiunta all'elaborato il candidato dovrà anche caricare il file con i dati della procedura di calcolo esportato dal programma TERMO di cui si è avvalso per il progetto; il caricamento del file verrà registrato dal sistema e la registrazione sarà confermata via e-mail al corsista.
La scelta del software TERMO è dovuta al fatto che nell'ultima parte del corso viene introdotto al Project Work con una esercitazione guidata e spiegata da un docente che utilizza questo software. Il software si può scaricare in versione dimostrativa a questo link; la versione dimostrativa è sufficiente allo svolgimento del project work e non è quindi richiesto a nessun corsista l'acquisto di alcun software specifico. Il software risponde ai requisiti richiesti dalle leggi nazionali e regionali per la certificazione energetica.
Se il corsista non dispone di firma digitale potrà inviare una copia cartacea via raccomandata A/R alla segreteria di PLearning, firmando in originale e apponendo il proprio timbro di appartenenza all'ordine/collegio su ogni documento richiesto.


I files richiesti sono:
Fotografia satellitare con estensione, rispetto l'edificio oggetto della certificazione ben evidenziato, di un raggio di circa 200 metri [formato A4 - formato file *.pdf]
Piante di tutti i livelli complete dell'abaco delle strutture opache e vetrate, identificate dal codice uguale a quello utilizzato all'interno del software CENED, come da modello allegato [scala 1:100 - formato max A3 - formato file *.pdf]
Una sezione caratteristica dell'edificio [scala 1:100 - formato max A3 - formato file *.pdf]
Un prospetto caratteristico dell'edificio [scala 1:100 - formato max A3 - formato file *.pdf]
Schema logico dell'impianto con indicati i dati caratteristici (potenze, rendimenti, ecc..), come da modello allegato [formato A4 - formato file *.pdf]
Sulla base di questi dati un esaminatore verifica il lavoro svolto ed esprime un giudizio che consente o meno l'accesso al test finale.
Le conoscenze teoriche (giuridiche e tecnico/scientifiche) acquisite con il corso, saranno valutate con un test finale a risposta chiusa, composto da 30 domande selezionate casualmente da un database di quasi 300, formulate e verificate dalla commissione; come per i test intermedi tra i moduli del corso, anche questo test finale si svolge in piattaforma; il test dovrà essere completato entro 45 minuti dal suo avvio; nel caso di interruzione della sessione l'esame riprenderà dall'inizio con un questionario diverso; l'accesso al sistema sarà condizionato dalla verifica dell'identità del candidato che svolgerà il test presso la sede di p-learning in Emilia Romagna.

La sede, le date e le disponibilità per lo svolgimento dell'esame saranno indicate ai corsisti che potranno prenotare la sessione d'esame direttamente con il tutor del corso. Indicativamente sarà prevista almeno una data al mese per sostenere l'esame finale.
Nel caso di Ordini e Collegi che abbiano concesso il proprio patrocinio al corso e abbiano richiesto di diventare sede d'esame per il corso stesso, verificata, da parte dell'organizzazione del corso, la disponibilità dei locali e l'idoneità delle attrezzature necessarie, lo svolgimento del test finale verrà sostenuto presso la sede degli Ordini e Collegi richiedenti; la procedura d'esame sarà quindi realizzata on-line come negli altri casi.
I compiti di verifica e controllo delle procedure d'esame saranno espletati da operatori/funzionari della segreteria dell'Ordine/ Collegio.


PROGRAMMA DEL CORSO
Il corsista segue le lezioni da casa o da un qualsiasi computer connesso a Internet.
Il corso è accessibile 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana: perciò viene garantita la più totale libertà di frequenza al corsista, che può decidere di frequentare il corso secondo una propria programmazione personale.
Gli atomi informativi (i learning object, ovvero le unità didattiche) hanno una durata media di 10 minuti, tempo che garantisce la massima attenzione da parte del corsista e che al pari lascia al professionista di individuare il momento migliore per assistere alla lezione.
Il corso è articolato in 7 moduli e la durata complessiva delle lezioni è di 30 ore:
1. INQUADRAMENTO LEGISLATIVO
2. COMFORT TERMOIGROMETRICO
3. INVOLUCRO EDILIZIO
4. IMPIANTI TERMICI
5. IMPIANTI DA FONTI RINNOVABILI
6. ARCHITETTURA BIOCLIMATICA
7. PROJECT WORK E ESERCITAZIONE GUIDATA CON IL SOFTWARE

PER ISCRIVERSI AL CORSO: http://www.archimagazine.com/clearomagna.htm

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SE VUOI SEGNALARE NELLA NEWSLETTER DI ARCHIMAGAZINE UN EVENTO, UN CORSO, UN MASTER, UNA MOSTRA, SCRIVI A redazione@archimagazine.com
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Con i nostri migliori saluti.
La redazione di archimagazine

Questa newsletter, gratuita ed aperta a tutti gli utenti che ne fanno richiesta, è distribuita, via e-mail, con frequenza quotidiana e contiene le segnalazioni degli aggiornamenti e delle iniziative del sito www.archimagazine.com .

In riferimento al D. Lgs. 196/2003, i Suoi dati saranno trattati da archimagazine al solo fine dell'invio della newsletter, con estrema riservatezza, e non verranno divulgati. La newsletter è inviata individualmente ai singoli interessati anche se trattata con l'ausilio di spedizioni collettive.

In ogni momento, sarà possibile essere rimossi dall'elenco dei destinatari rispondendo a questa mail con scritto "CANCELLAMI" nella casella dell'oggetto.

Corso on-line per Tecnici Certificatori Energetici Regione Lombardia

P-Learning

CORSO ON-LINE PER TECNICI CERTIFICATORI ENERGETICI REGIONE LOMBARDIA

ACCREDITATO CENED N. 458
VALIDO PER L'ISCRIZIONE ALL'ELENCO DEI SOGGETTI CERTIFICATORI DI REGIONE LOMBARDIA, INTERAMENTE ONLINE, 24 ORE AL GIORNO 7 GIORNI SU 7

Scadenza iscrizioni: 30 maggio 2010

PER ISCRIVERSI AL CORSO: http://www.archimagazine.com/clearnicertifi.htm

COSTO ISCRIZIONE
Prezzo di listino: 900,00 Euro + 20% IVA = 1080,00 Euro
PREZZO RISERVATO A ARCHIMAGAZINE: 700,00 EURO + 20% IVA = 840,00 EURO

7 moduli per 24 ore complessive di lezione online, fruibili quando vuoi tu, durata media delle lezioni 10 minuti, test intermedi di verifica dell'apprendimento, forum di tutoraggio e approfondimento, esame finale abilitante.
Il corso ha ottenuto l'avallo scientifico da parte di CENED (CESTEC s.p.a.), organismo di accreditamento dei certificatori energetici di Regione Lombardia ed è conforme alle nuove Linee Guida Regionali, pubblicate in ottobre 2009, per l'erogazione dei corsi per certificatori energetici, realizzati in modalità e-learning.

Il corso inizia quando ti iscrivi e finisce quando sostieni l'esame. Tutto secondo i tuoi tempi.
Unico vincolo: completare il corso e sostenere l'esame entro il 30 luglio 2010


PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso è articolato in 7 moduli e la durata complessiva delle lezioni è di 24 ore:

1. INQUADRAMENTO LEGISLATIVO
2. COMFORT TERMOIGROMETRICO
3. INVOLUCRO EDILIZIO
4. IMPIANTI TERMICI
5. IMPIANTI PER FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA
6. ARCHITETTURA BIOCLIMATICA
7. ESERCITAZIONE GUIDATA CON IL SOFTWARE


LA RISPOSTA ADEGUATA ALLE ESIGENZE DEL PROFESSIONISTA
24 ore (on-line) anziché 72 ore (in aula): questo è il risultato di un lavoro rigoroso che ha posto la chiarezza espositiva e lo sviluppo logico della materia quali criteri inderogabili del prodotto.
Ma 24 ore, anziché 72 ore, richiedono pure uno sforzo da parte del corsista non indifferente.
Come tutti i concentrati è particolarmente gustoso, ma risulta anche impegnativo da digerire.
Gli allievi seguono le lezioni da casa o da un qualsiasi computer connesso a Internet, secondo orari e calendari di frequenza che stabiliscono autonomamente.


PATROCINI:
- Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia
- Ordine degli Ingegneri della provincia di Brescia
- Ordine degli Ingegneri della provincia di Bergamo
- Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cremona
- Ordine degli Ingegneri della provincia di Mantova
- Ordine degli Ingegneri della provincia di Pavia
- Ordine degli Ingegneri della Provincia di Sondrio
- Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pordenone
- Ordine degli Ingegneri della provincia di Padova
- Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Brescia
- Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Perugia
- Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Palermo
- Collegio dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati della provincia di Brescia


SEDI D'ESAME
Brescia - Milano - Bologna - Torino
Bergamo - per gli iscritti all'Ordine degli Ingegneri di BG
Mantova - per gli iscritti all'Ordine degli Ingegneri di MN
Pavia - per gli iscritti all'Ordine degli Ingegneri di PV
Sondrio - per gli iscritti all'Ordine degli Ingegneri di SO


TERMINE ISCRIZIONI
Si accettano iscrizioni fino al 30 maggio 2010


COME SI SVOLGE IL CORSO
Il corsista segue le lezioni online secondo i propri tempi e la propria disponibilità, da casa o da un qualsiasi computer connesso a Internet.
Il corso è accessibile 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana: perciò viene garantita la più totale libertà di frequenza al corsista, che può decidere di frequentare il corso secondo una propria programmazione personale.
Ogni Lezione corrisponde ad un "Atomo Informativo" (Learning Object), tratta, cioè, un argomento in modo esaustivo in un tempo che non supera i 10 minuti, per favorire l'apprendimento in funzione della capacità di mantenere l'attenzione da parte del corsista e la personalizzazione del percorso di apprendimento, lasciando al professionista di individuare il momento migliore per assistere alla lezione.
Ogni modulo del corso si compone di diversi atomi. Alla fine di ogni modulo il corsista deve sostenere un test a risposta chiusa composto da 10 domande per valutare il suo livello di apprendimento. Il sistema fornisce al corsista la valutazione immediata del test, ma non le risposte: il feedback fornito comprende la percentuale delle risposte esatte e, per le risposte sbagliate, l'elenco delle lezioni che è opportuno rivedere per colmare le lacune di apprendimento.
Se il corsista risponde correttamente ad almeno l'80% delle risposte può procedere al modulo successivo.
Questo sistema garantisce il controllo sul livello di apprendimento del corsista e la propedeuticità dei contenuti dei moduli viene rispettata non solo formalmente (struttura del programma) ma anche nella sostanza (prima di procedere bisogna aver posto le basi per i nuovi elementi da apprendere).
Qualora il corsista necessiti di un supporto può scrivere in un sistema di forum tematici le proprie domande. Tre forum sono dedicati a tre argomenti diversi:
Il supporto metodologico (relazione corsista - tutor)
Il supporto scientifico (relazione corsista - docente/mentor)
La discussione sugli aspetti tecnologici legati al corso e alle metodologie dell'e-learning
Il corsista può scaricare dalla piattaforma anche i supporti per l'approfondimento: normative, slides delle lezioni, o consultare siti web segnalati in una apposita sitografia, su cui approfondire gli argomenti disciplinari trattati dai docenti.


COME SI SVOLGE L'ESAME FINALE:
E' istituita una commissione tecnico-scientifica composta dal direttore scientifico del corso, dal CENED e da esperti di metodologie della formazione che ha il compito di validare i processi di verifica.
Le abilità di applicazione delle conoscenze per lo svolgimento del processo di certificazione energetica saranno valutate prendendo in esame un elaborato realizzato dal candidato a commento di un progetto di certificazione energetica di un edificio svolto dal candidato stesso. Il candidato dovrà inviare l'elaborato firmato digitalmente alla commissione inserendolo in un'area di upload appositamente predisposta nella piattaforma del corso online; In aggiunta all'elaborato il candidato dovrà anche caricare il file con i dati della procedura di calcolo esportato dal programma CENED+ di cui si è avvalso per il progetto; il caricamento del file verrà registrato dal sistema e la registrazione sarà confermata via e-mail al corsista.
Se il corsista non dispone di firma digitale potrà inviare una copia cartacea via raccomandata A/R alla segreteria di PLearning,
firmando in originale e apponendo il proprio timbro di appartenenza all'ordine/collegio su ogni documento richiesto (qualora il corsista non sia iscritto all'albo sarà sufficiente la firma).

I files richiesti sono:
- Fotografia satellitare con estensione, rispetto l'edificio oggetto della certificazione ben evidenziato, di un raggio di circa 200 metri [formato A4 - formato file *.pdf]
- Piante di tutti i livelli complete dell'abaco delle strutture opache e vetrate, identificate dal codice uguale a quello utilizzato all'interno del software CENED+, come da modello allegato [scala 1:100 - formato max A3 - formato file *.pdf]
- Una sezione caratteristica dell'edificio [scala 1:100 - formato max A3 - formato file *.pdf]
- Un prospetto caratteristico dell'edificio [scala 1:100 - formato max A3 - formato file *.pdf]
- Schema logico dell'impianto con indicati i dati caratteristici (potenze, rendimenti, ecc..), come da modello allegato [formato A4 - formato file *.pdf]
- Una relazione dettagliata della metodologia utilizzata dal corsista per la redazione dell'attestato di certificazione energetica, dalla raccolta dei dati alla redazione finale.

Sulla base di questi dati un esaminatore verifica il lavoro svolto ed esprime un giudizio che consente o meno l'accesso al test finale. I tempi di correzione della prima prova d'esame sono in media di 10-15 giorni lavorativi.
Qualora la valutazione della prima prova non fosse positiva, verrà richiesta al corsista un'integrazione che verrà ulteriormente valutata.
Le conoscenze teoriche (giuridiche e tecnico/scientifiche) acquisite con il corso, saranno valutate con un test finale a risposta chiusa, composto da 30 domande selezionate casualmente da un database di più di 200, formulate e verificate dalla commissione; come per i test intermedi tra i moduli del corso, anche questo test finale si svolge in piattaforma; il test dovrà essere completato entro 45 minuti dal suo avvio; nel caso di interruzione della sessione l'esame riprenderà dall'inizio con un questionario diverso; l'accesso al sistema sarà condizionato dalla verifica dell'identità del candidato da parte di un operatore accreditato che verificherà anche il corretto svolgimento dell'esame. Gli operatori accreditati saranno "test Center" come avviene per gli esami per l'ECDL o le altre certificazioni informatiche europee.
Le sedi, le date e le disponibilità per lo svolgimento dell'esame sono pubblicate tra le FAQ del corso Nel caso di Ordini e Collegi che abbiano concesso il proprio patrocinio al corso e che si rendano disponibili, verificata, da parte dell'organizzazione del corso, la disponibilità dei locali e l'idoneità delle attrezzature necessarie, lo svolgimento del test finale verrà sostenuto presso la sede degli Ordini e Collegi stessi; la procedura d'esame sarà quindi realizzata on-line come negli altri casi. I compiti di verifica e controllo delle procedure d'esame potranno essere espletate da operatori/funzionari della segreteria dell'Ordine/Collegio.


EQUIVALENZA DEL CORSO ON-LINE CON UN CORSO D'AULA E MAGGIORI VANTAGGI:
Un corso online non è necessariamente meglio di uno in aula, ma è equivalente:
- il corso è tenuto dagli stessi docenti che hanno maturato in aula una collaudata esperienza
- il CENED (Regione Lombardia)ha partecipato alla progettazione del corso, vagliando ed approvando le scelte metodologiche
- il contenuto scientifico del corso è stato valutato e approvato dal CENED al pari di tutti gli altri corsi validi per l'accreditamento regionale
Ma la durata del corso è inferiore a quella prevista per i corsi in presenza…

Il corso dura, 24 ore invece delle consuete 72 del corso in aula: è importante comprendere che il rapporto di 1 a 3 non deve suggerire che si tratti di una versione stringata, di un bignami del corso tradizionale; è vero il contrario: il corso on-line non ha tempi morti, ha un montaggio serrato, finalizzato a far comprendere nel modo più chiaro possibile la materia a un pubblico di professionisti.
Ogni particolare è stato studiato prima di cominciare le riprese dei docenti e nulla è stato improvvisato: la spiegazione è accompagnata da contributi (slides, animazioni, ecc. complessivamente più di 2600) che sottolineano concetti e argomenti affrontati nella spiegazione
Nella progettazione dei corsi di formazione professionale in presenza, che accolgono una platea di corsisti eterogenea (nel nostro caso ingegneri, architetti, periti, geometri, agronomi, chimici, ecc.), si sovrastima il tempo necessario all'erogazione del corso per motivi prettamente didattici: la spiegazione dei contenuti del corso deve essere esaustiva per tutti: non potendo realizzare incontri ad hoc per professionisti di diversa estrazione ed esperienza, va considerato il tempo d'aula necessario alla ripetizione, rinforzo e revisione dei contenuti esposti, affinché questi vengano compresi da tutti.
Non è possibile pensare di ripetere le lezioni per chi non ha compreso, per chi non è riuscito a seguire con la dovuta attenzione la lezione o per chi ha lacune di preparazione per alcuni degli argomenti trattati; questo comporta una dilatazione dei tempi di esposizione che vengono dedicati ad ogni argomento.
La formazione professionale ha spesso l'obiettivo di esaurire con la lezione le necessità di apprendimento dei corsisti.

Nella formazione a distanza questo non avviene:
- I contenuti vengono esposti in modo esaustivo una sola volta. Il corsista può riprendere o ripetere in qualsiasi momento le lezioni, per verificare la comprensione dei temi trattati o per approfondire, o semplicemente, per comprendere meglio.
- Il tempo dell'apprendimento non è il tempo della lezione: la lezione serve per comprendere; apprendere è un compito lasciato al corsista. Lo studio individuale occupa spesso un tempo importante dell'attività di un discente di un corso in formazione a distanza, per questo sono necessari tutor (esperti metodologici) e mentor (esperti di contenuto) in grado di supportare il corsista e di rispondere alle diverse esigenze
- Chi è più preparato e chi ha più familiarità con i temi trattati può procedere più speditamente di altri senza che questo diventi un problema per nessuno; è il vantaggio della personalizzazione dell'apprendimento che nel caso dell'e-learning si traduce in un processo di "mass-customization".
Gli elementi che consentono la personalizzazione di massa del percorso didattico sono molteplici e sono sempre studiati ed implementati a monte dell'erogazione del corso: ambiente generale di apprendimento, definizione degli obiettivi, autonomia e responsabilità del discente costruzione della conoscenza dimensionamento delle unità didattiche, feedback, interfaccia utente, informazioni richieste, struttura dei contenuti, sequenza dei contenuti, domande e risposte, sono tutti elementi che nell'e-learning vengono trasformati in funzione di una diversa metodologia di insegnamento/apprendimento rispetto ad un corso tradizionale al fine di ottenere la medesima efficacia a fronte di vantaggi specifici offerti ai discenti dall'innovazione metodologica.


LA RISPOSTA ADEGUATA ALLE ESIGENZE DEL PROFESSIONISTA
24 ore (on-line) anziché 72 ore (in aula): questo è il risultato di un lavoro rigoroso che ha posto la chiarezza espositiva e lo sviluppo logico della materia quali criteri inderogabili del prodotto
Ma 24 ore, anziché 72 ore, richiedono pure uno sforzo da parte del corsista non indifferente. Come tutti i concentrati è particolarmente gustoso, ma risulta anche impegnativo da digerire Gli allievi seguono le lezioni da casa o da un qualsiasi computer connesso a Internet, secondo orari e calendari di frequenza che stabiliscono autonomamente


PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso è articolato in 7 moduli e la durata complessiva delle lezioni è di 24 ore:

1. INQUADRAMENTO LEGISLATIVO
Introduzione
Problema economico/Problema politico/Problema ambientale

Normativa comunitaria - Direttiva 2002/91/CE
Punti cardine/Attestato di certificazione energetica

Normativa nazionale - D. Lgs. 192/05 e s.m.i.
Campo di applicazione
DPR 2 aprile 2009, n. 59
Requisiti di prestazione energetica
Limiti di prestazione energetica : Allegato C
Certificazione energetica degli edifici
Relazione tecnica e sanzioni

Normativa regionale - D.G.R. 5018/07 e s.m.i.
Finalità e campo di applicazione
Requisiti di prestazione energetica dell'involucro
Requisiti di prestazione energetica dell'impianto
Requisiti di prestazione energetica e promozione delle FER
Regole per la certificazione energetica degli edifici
Requisiti ed accreditamento dei certificatori
Procedura di certificazione energetica degli edifici
Attestato di certificazione energetica
Targa energetica

Normativa regionale - Procedura di calcolo
Introduzione
Fabbisogno di energia primaria (involucro)
Fabbisogno di energia primaria
Fabbisogno di energia primaria per la produzione di ACS
Fonti energetiche rinnovabili e fattori di emissione
Fabbisogno di energia primaria per illuminazione


2. COMFORT TERMOIGROMETRICO
Il corpo umano come sistema termodinamico
Definizioni e parametri influenzanti il confort termico
Scambi di energia uomo-ambiente

Indici di benessere termico
Temperatura media operante
PMV Teoria di Fanger
Cause di discomfort


3. INVOLUCRO EDILIZIO
Comportamento termico di un edificio - Modalità di trasmissione del calore
Definizioni e unità di misura
Generalità
Conduzione
Irraggiamento
Convezione

UNI TS 11300 - PARTE I - Dati di ingresso
Tipo di valutazione
Definizione dei confini di calcolo
Condizioni interne di calcolo

Bilancio energetico dell'involucro secondo la norma UNI TS 11300 -Metodologia di calcolo
Fabbisogno per la climatizzazione invernale
Coefficiente di scambio termico per trasmissione
Scambio termico verso la volta celeste
Scambio termico per ventilazione
Fabbisogno per la climatizzazione stiva

Bilancio energetico dell'involucro secondo la norma UNI TS 11300 -Apporti interni
Apporti termici interni
Apporti solari
Apporti solari strutture trasparenti
Apporti solari strutture opache
Fattori di ombreggiamento

Bilancio energetico dell'involucro secondo la norma UNI TS 11300 -Parametri dinamici di calcolo
Fattore di utilizzo degli apporti termici
Fattore di utilizzazione delle dispersioni

Fabbisogno energetico invernale - Parametri di prestazione
Parametri chiave per il fabbisogno energetico di un edificio.
Influenza delle variabili climatiche (GG) e geometriche (S/V) nella determinazione del limite di fabbisogno energetico di un edificio.

Determinazione della trasmittanza - Calcolo trasmittanza per pareti opache
Elementi omogenei
Elementi eterogenei

Determinazione della trasmittanza - Calcolo semplificato
Abachi di riferimento (Raccomandazioni CTI)

Determinazione della trasmittanza -! Strumentazione per misure in opera
Misure in opera (termoflussimetro)

Determinazione della trasmittanza - Calcolo analitico per elementi trasparenti
Trasmittanza Uw del serramento

Determinazione della trasmittanza - Elementi di discontinuità
Ponti termici

Inerzia termica e parametri dinamici
Capacità termica, attenuazione, sfasamento, trasmittanza dinamica

Prestazioni energetiche dei componenti dell'involucro - I materiali da costruzione
Direttiva 89/106 e marcatura CE

Prestazioni energetiche dei componenti dell'involucro - I materiali opachi
Laterizi, cemento armato

Prestazioni energetiche dei componenti dell'involucro - I materiali trasparenti
Telai e vetri dei serramenti

Prestazioni energetiche dei componenti dell'involucro - I materiali isolanti
Classificazione dei materiali
Isolanti organici
Isolanti inorganici
Isolanti tecnologicamente avanzati
Traspirabilità - Permeabilità al vapore
Resistenza alla compressione - Resistenza/reazione al fuoco - Acustica

Soluzioni progettuali e costruttive per il miglioramento dell'efficienza energetica dell'involucro - Soluzioni tecniche per le pareti verticali
Cappotto esterno

Soluzioni progettuali e costruttive per il miglioramento dell'efficienza energetica dell'involucro - Soluzioni tecniche per le pareti verticali
Isolamento interno
Parete ventilata

Soluzioni progettuali e costruttive per il miglioramento dell'efficienza energetica dell'involucro - Soluzioni tecniche per i solai
Copertura a falde
Copertura piana
Solaio controterra e su vespaio

Soluzioni progettuali e costruttive per il miglioramento dell'efficienza energetica dell'involucro - Soluzioni tecniche
Solai sopra ambienti non riscaldati


4. IMPIANTI TERMICI
Classificazione degli impianti
Secondo le funzioni espletate
Secondo i fluidi termoconvettori

Fabbisogno di energia primaria SECONDO LE UNI TS 11300
Scopo e campo di applicazione
Fabbisogno ideale ed effettivo per il riscaldamento
Fabbisogno di acqua calda sanitaria
Sottosistema di impianto
Fabbisogno di energia primaria

Rendimenti degli impianti SECONDO LE UNI TS 11300
Rendimento medio stagionale
Rendimento di emissione, regolazione e distribuzione
Rendimento di generazione
Fabbisogno di energia elettrica e perdite acqua calda sanitaria

Calcolo del fabbisogno di energia primaria
calcolo del fabbisogno di energia termica
calcolo del fabbisogno di energia primaria
calcolo dell'efficienza globale
fabbisogno di ACS
fabbisogno di energia primaria per riscaldamento
fabbisogno di energia primaria per riscaldamento - sistemi di generazione

Ventilazione meccanica controllata - Generalità
Salubrità degli ambienti e qualità dell'aria

Ventilazione meccanica controllata - Efficacia dei sistemi di ventilazione
Principi di ventilazione meccanica controllata
Sistemi di ventilazione meccanica controllata

Ventilazione meccanica controllata - Efficienza dei sistemi di ventilazione
Recupero di calore ed ermeticità
Fabbisogno energetico

Automazione domotica - Aspetti teorici
Definizioni e scopi
L'automazione dei sistemi
L'integrazione dei sistemi
Le tecnologie dei sistemi
L'architettura dei sistemi

Automazione domotica - Aspetti applicativi
Applicazioni per l'efficienza energetica


5. IMPIANTI PER FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA
Impianti fonti Rinnovabili di energia - Pompe di calore
Principi di funzionamento
Componenti di impianto
Efficienza della pompa di calore
Sorgente fredda
Sorgente fredda: aria
Sorgente fredda: acqua
Sorgente fredda: terreno
Pozzo caldo
Raffreddamento
Procedura di calcolo

Impianti fonti Rinnovabili di energia - Solare termico
Radiazione solare
Funzionamento
Collettore piano
Collettore sottovuoto
Efficienza del collettore
Tipologie impiantistiche
Schemi di impianto
Procedura di calcolo

Impianti fonti Rinnovabili di energia - Fotovoltaico
Tecnologia fotovoltaica
Tipologie di moduli
Efficienza e producibilità
Connessione alla rete: vendita o scambio sul posto
Integrazione architettonica
Conto energia
Esempio di ammortamento
Pr EN 15316 solare fotovoltaico
Procedura di calcolo


6. ARCHITETTURA BIOCLIMATICA
Clima e confort
Completato Macroclima, microclima e zone climate
Fattori influenzanti il macroclima
Fattori influenzanti il microclima
Diagramma bioclimatico di Olgyay
Diagramma bioclimatico di Givoni

Elementi di architettura bioclimatica
Definizione e scopi
L'involucro edilizio
La ventilazione naturale aspetti teorici
La ventilazione naturale aspetti applicazioni
I guadagni solari passivi
Le serre solari


7. RACCOLTA DATI E ALFABETIZZAZIONE SOFTWARE
Dati generali e climatici
Introduzione
Dati catasto e generali

Energia netta
Zona termica
Involucro opaco
Involucro trasparente
Umidità ed ACS
Illuminazione

Energia primaria
Centrali termiche
Sistemi impiantistici
Ramificazioni
Associazioni zone termiche
Solare termico e fotovoltaico

Indicatori
Indicatori ed interventi migliorativi

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Corso on-line Progettazione architettonica in 3D

P-Learning

CORSO ON-LINE PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA IN 3D

Realizzato in partnership con NEMETSCHEK Italia e UNIVERSITÀ DI FERRARA

Scadenza iscrizioni: 30 maggio 2010

Prezzo di listino: 170,00 Euro + 20% IVA = 204,00 Euro
PREZZO RISERVATO A ARCHIMAGAZINE: 120,00 EURO + 20% IVA = 144,00 EURO

PER ISCRIVERSI AL CORSO: http://www.archimagazine.com/clearnepro3d.htm

OBIETTIVI DEL CORSO
Il corso fornisce una modalità di approccio al lavoro di progettazione assistita al calcolatore, con l'ausilio di Allplan, il sistema CAD integrato leander nella progettazione architettonica prodotto dal Gruppo Nemetschek.

DOCENZA
Il corso è frutto dell'esperienza maturata in anni di docenza presso l'Università di Architettura di Ferrara dai prof. Giuseppe Dosi e prof. Carlo Bughi, con la stretta collaborazione di Nemetschek Italia.

CONTENUTI E METODOLOGIA
Il percorso formativo non propone la solita carrellata dei comandi, non è un tutorial di alfabetizzazione al software, bensì uno strumento utile al corsista per costruire un metodo di lavoro che gli consenta, fin dal primo utilizzo del software, di operare correttamente e rapidamente alla progettazione.
Il corso presenta un esercizio di progettazione di un edificio di cui sono forniti già i file di partenza per svolgere l'attività con il software seguendo i docenti passo dopo passo e per consentire al corsista di ripetere, modificare e provare nuove soluzioni senza dover costruire da zero tutti gli elementi del progetto.
Durante il percorso i docenti si soffermeranno sui concetti fondamentali della progettazione architettonica 3D, come ad esempio la teoria dei livelli, consentendo ai corsisti di apprendere un metodo più che una serie di operazioni e comandi da impartire a un programma, sottolineando una sequenza possibile di fasi operative che rispondono a una reale esigenza professionale oltre che a una corretta metodologia didattica.

ALLPLAN 2009
Allplan è il sistema CAD integrato che risolve, in un'unica soluzione, tutti gli aspetti della progettazione architettonica e della gestione dell'ufficio, consentendo al professionista di affrontare tutti gli ambiti del proprio lavoro con la medesima filosofia operativa. Gli strumenti perfettamente integrati di Allplan consentono di unire tutte le fasi progettuali, mantenendo tutto costantemente aggiornato e sotto controllo. Allplan è stato creato fin dall'inizio in conformità al metodo B.I.M. (Building Information Modeling).
A tutti i partecipanti al corso verrà fornita una copia dimostrativa del prodotto ALLPLAN 2009 completamente funzionante per un periodo di 30 giorni, equivalente alla durata del corso stesso.

MENTORING E TUTORING:
Per tutta la durata del corso sarà disponibile un servizio di Mentoring, ovvero la possibilità di porre domande ad un esperto che risponderà entro due giorni lavorativi sul forum del corso.
Il servizio di Mentoring è organizzato direttamente in collaborazione con Nemetschek e usufruisce quindi del livello di competenza più elevato che si possa trovare.
Il servizio di Tutoring fornito da p-learning, assicura inoltre la possibilità di risolvere eventuali problemi di gestione del corso.


STRUTTURA DEL CORSO:
il corso si compone di 34 lezioni raggruppate in 7 moduli preceduti da una introduzione generale al corso:

MODULO 1 - IMPOSTAZIONI GENERALI DEL PROGETTO
Impostare i parametri del progetto
Aprire un nuovo progetto
Impostare le opzioni

MODULO 2 - SISTEMI DI PUNTAMENTO E TRACCIAMENTO
Sistemi di puntamento
Uso dei tasti del mouse
Individuazione punti finale intersezione tangente
Individuazione di punti di estensione
Individuazione punto di intersezione apparente
Punto medio e dividente
Punto di riferimento
Comando linea
Comando parete
Comando trave e pilastro

MODULO 3 - CREAZIONE DEL MODELLO PER LE ESERCITAZIONI
Introduzione
Organizzazione dati e struttura opera
I vantaggi della struttura opera

MODULO 4 - IL MODELLO IN PIANTA
Pareti piano terra
Porte e finestre
Rappresentare gli infissi
Descrivere i vani
Quotare la pianta
Campiture

MODULO 5 - IL MODELLO NELLO SPAZIO
I parametri per il modello 3D
Teoria dei livelli
Il manager livelli
Tetti a falde
Completare la struttura travi e solai
Scale e rampe

MODULO 6 - DAL 3D AL 2D
Prospetti
Ombre
Sezioni

Modulo 7 - Gli output del progetto
La tavola di stampa
La stampa
Pdf 2D e 3D


VERIFICA FINALE
A conclusione del corso è disponibile un test di verifica degli apprendimenti che consentirà ai corsisti di riprendere eventuali concetti trattati nelle lezioni per approfondire meglio o colmare eventuali lacune dell'apprendimento.

DURATA
Il corso si compone di 6 ore di lezione on-line che corrispondono ad un impegni di almeno 20 ore complessive se consideriamo la riduzione d'orario operata nella semplificazione metodologica dell'e-learning e i tempi necessari ai corsisti per lo svolgimento delle esercitazioni individuali richieste per seguire tutte le lezioni. A questo vanno aggiunti i tempi per la relazione con i mentor attraverso il forum del corso e per la verifica di apprendimento.

ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE
A completamento del corso verrà rilasciato al corsista un attestato di partecipazione al corso.

DISPONIBILITÀ DEL CORSO
Il corso è reso disponibile ai corsisti a partire dall'iscrizione per 40 giorni solari. Durante questo periodo saranno attivi anche i servizi di tutoring e mentoring e il corsista potrà avvalersi della licenza demo di Allplan per seguire attivamente tutte le esercitazioni del corso.

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ZI100213

ZENIT

Il mondo visto da Roma

Servizio quotidiano - 13 febbraio 2010

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La lingua di un amore lanciato oltre l'egoismo

ROMA, sabato, 13 febbraio 2010 (ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito l'omelia pronunciata da mons. Vincenzo Paglia, Vescovo di Terni-Narni-Amelia, in occasione della Festa della Promessa tenutasi il 7 febbraio scorso nella Basilica di San Valentino a Terni.

 


* * *

Care sorelle e cari fratelli,

è una grande gioia carissimi fidanzati accogliervi per la "festa della promessa". Ci stringiamo assieme a San Valentino perché scenda sul vostro amore la benedizione del Signore. Come voi sapete, San Valentino è vissuto a Terni tanti secoli fa, ma la sua fama di protettore del fidanzati ha traversato i secoli ed i giunta sino a noi. Fu un vescovo esemplare. Spese, infatti, la sua vita per aiutare gli altri: guariva i malati, soccorreva i poveri, era attento ai bambini ed ebbe un'attenzione particolare al giovani. C'è un episodio che vi riguarda: due giovani, una ragazza di Terni e un militare romano, si erano innamorati e volevano sposarsi. Ma c'era una grave difficoltà: lei era cristiana e lui pagano. Valentino, vista la sincerità del loro amore, li aiutò a superare le difficoltà e a prepararsi così per il matrimonio. La ragazza purtroppo si ammala gravemente, e il giovane per non staccarsi da lei volle comunque sposarla, nonostante sapesse che la malattia gliel'avrebbe tolta. San Valentino era riuscito a coronare il loro sogno di amore.

Cari amici fidanzati, voi siete venuti qui perché volete chiedere a san Valentino che benedica il vostro amore, e che lo renda forte e bello, capace di resistere alle difficoltà e che vi leghi per tutta la vita. Certo, siete ben coscienti che non mancano i problemi sia nella vita di fidanzamento sia in quella matrimoniale. E forse proprio perché intuite la necessità di una amore saldo, ancor prima di sposarvi venite a chiedere l'aiuto a San Valentino. E, in questa festa della promessa, in certo modo anticipate le parole che vi scambierete il giorno del matrimonio: "Io accolgo te come mia sposa, mio sposo, e prometto di esserti fedele sempre, nella buona e nella cattiva sorte, e di amarti e rispettarti per tutta la vita". Non sono parole leggere, effimere, che passano come il vento. Sono parole che vi uniscono facendo di voi un cuor solo e un'anima sola. C'è in esse un senso di perennità che dura più dei nostri umori, più delle difficoltà, più di ogni ostacolo.

Sappiamo per esperienza personale che però siamo deboli, fragili e non poco egocentrici. Ciascuno di noi è portato a pensare più a sé che agli altri, più al proprio io che a chi ci sta accanto. E guai se lasciamo crescere nei nostri cuori quest'erba velenosa dell'amore solo per noi stessi. E' un erba che cresce in fretta e soffoca anche i pensieri più belli. E, purtroppo, il clima che respiriamo facilita tutto questo: siamo spinti a ripiegarci su noi stessi, a porre al centro il nostro "io", ad aver paura degli altri, ad aver timore anche di chi ci sta vicino: pensiamo che ci rubano la vita, la felicità. E ci chiudiamo solo in noi stessi. Per questo oggi sembra più difficile di ieri volersi bene, appunto perché è più facile farsi gli affari propri, offendere, odiare, tradire.

San Valentino ci fa comprendere che l'amore è pensare anche all'altro. Se siamo capaci di pensare un po' meno a noi e un po' più agli altri, l'amore che viviamo diviene più forte, ci fa capire gli uni gli altri, ci sostiene nei momenti difficili, ci rende pronti al perdono, ci rende più capaci di costruisce un futuro stabile. L'amore che è sbocciato nel nostro cuore ha bisogno di essere riempito di forza dal Signore stesso, ha bisogno della preghiera, ha bisogno della benedizione di Dio. E voi lo avete intuito. Per questo siete qui, ancor prima di sposarvi. L'amore non è scontato, richiede attenzione, fedeltà, umiltà, pazienza. E' come una lingua nuova che va praticata. Si, dobbiamo praticare la lingua dell'amore, una lingua molto diversa da quella che si parla normalmente nelle nostre città e nei nostri paesi. La lingua dell'amore è la tenerezza per chi ci sta accanto, è la passione per rendere il mondo più bello, è la compassione per i più poveri e i più deboli, è l'impegno per rendere il mondo più giusto, più pacifico. Se ci abituiamo a parlare questa lingua anche l'amore tra voi diviene più ricco e più bello. La lingua dell'amore è quella che parlava Gesù, è la lingua del Vangelo. Abbiamo ascoltato il Vangelo della pesca miracolosa. Possiamo applicarlo anche a voi. Sì, state per prendere il largo sulla stessa barca. Accogliete Gesù, ascoltate la sua parola, leggete il Vangelo e gettate le reti dell'amore. Pietro gli disse che avevano pescato tutta la notte e non avevano preso nulla. E' un'esperienza che abbiamo tutti: quante volte abbiamo vissuto la notte della solitudine, la notte delle preoccupazioni...ma Gesù ci chiede di ascoltarlo e se obbediremo alla sua parola avverrà anche per noi la pesca miracolosa. Vorrei dire che la festa della promessa è il momento in cui iniziate a gettare le reti dell'amore. San Valentino vi è accanto per aiutarvi ad accogliere la parola di Gesù. Per parte mia, vi ricorderò nelle mie preghiere; metterò i vostri nomi sull'altare e ogni giorno chiederò al Signore di benedirvi. Fatemi sapere quando vi sposerete e vi invierò un benedizione particolare. E vi auguro che possiate camminare sempre a gettare nel mare della vita, nelle vostre giornate la rete dell'amore e non quella dell'egoismo, la rete della generosità e non quella del pensare solo a se stessi. E' l'unico modo per avere una pesca miracolosa. Vi consegno il Vangelo, portatelo con voi, leggetelo e conservate nel cuore le parole di Gesù. Ne gusterete la gioia e la forza. San Valentino vi aiuti a perseverare sulla via dell'amore che già gustate in questo giorno.

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Fede e cultura, l'insuperabile circolarità

ROMA, sabato, 13 febbraio 2010 (ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito l'editoriale del Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia, apparso sull'ultimo numero di “Oasis” (n. 10, 2009) dedicato al tema “Le fedi alla prova della modernità”.

 



* * *

Fede e cultura: il binomio, formulato con varietà di espressioni e accenti, rappresenta una costante della riflessione cristiana. Ma se a questi due termini, e soprattutto all’esame della loro reciproca relazione, abbiamo scelto di dedicare il nuovo numero di Oasis, quasi a sintetizzare questo primo quinquennio d’attività, c’è una ragione particolare: la nostra ipotesi di lavoro, quale si è venuta chiarendo in questi anni, poggia sulla convinzione che un corretto rapporto, sempre circolare, tra fede cristiana e cultura implica necessariamente il rapporto tra fede cristiana e religioni.

una Necessaria Precisazione

Prima di sviluppare questa affermazione, ci preme tuttavia puntualizzare ancora una volta il contesto nel quale essa si colloca. È evidente infatti che la nostra riflessione, se non vuole essere astratta, dovrà situarsi all’interno dell’odierno processo d’incontro di popoli, che abbiamo più volte evocato attraverso la categoria di “meticciato di civiltà”. La qualifica “di civiltà” con cui connotiamo l’espressione “meticciato” spesso non è vista in tutta la sua portata delimitativa, forse perché l’espressione “meticciato” produce, in prima battuta, un certo contraccolpo. Per noi tuttavia il meticciato di civiltà – insisto in questa precisazione – non è un programma politico: il suo carattere congiunturale esclude infatti che lo si possa erigere a meta da perseguire lungo il divenire storico. Al tempo stesso, esso è qualcosa di più della semplice descrizione di un processo (come potrebbe essere l’enunciazione di una legge fisica o la distaccata osservazione di un fenomeno biologico), poiché si propone alle nostre libertà come un orizzonte interpretativo generale, dal carattere sintetico e globale.

Varie sono le categorie particolari (identità, alterità, differenza, relazione, interculturalità, integrazione, sicurezza, per citarne solo qualcuna) giustamente richiamate nel dibattito pubblico al fine di rendere il processo in atto occasione di un più ampio riconoscimento tra gli attori in campo. Parlare di meticciato tuttavia ha il vantaggio di costringere a considerare in uno sguardo unitario la portata di quanto sta avvenendo e le sue potenzialità: se crediamo in un Dio che guida la storia, non possiamo infatti pensare che la crescente interconnessione tra i popoli sia frutto del puro caso. Meticciato tuttavia dice anche dei rischi impliciti, della violenza che ne può scaturire: come ogni fenomeno umano infatti, anch’esso non può essere determinato a priori ad un esito positivo, ma solo orientato nel suo svolgimento. Giocando sull’etimologia delle parole, solo il tempo (e l’impegno delle nostre libertà, a livello personale e comunitario) deciderà se nell’in-contro tra i popoli prevarrà l’aspetto dell’in- o quello del contro.

Fede, Cultura

Nel frattempo, e per far pendere la bilancia dal lato di una vita buona, un considerevole contributo potrà essere fornito proprio da un’adeguata articolazione del rapporto tra fede e cultura. In effetti, nell’odierno contesto delle società plurali si assiste generalmente a una riduzione della fede a puro belief, un insieme di convinzioni assunte magari con decisione, ma condannate a restare nell’ambito dell’esperienza soggettiva, perché prive di ragioni oggettivamente documentabili. È evidente che dall’interno di questa prospettiva lo spazio per il dialogo tra le religioni si riduce drasticamente: esso non potrà che tradursi nell’enunciazione di alcune comuni aspirazioni, prive però delle vie e degli strumenti per attuarsi.

Ma anche la cultura non esce bene da una tale situazione: essa si dissolve di fatto nella molteplicità “turistica” delle culture, tra loro incommensurabili (e dunque incomunicabili); le certezze, le “cose serie”, sarebbero fornite unicamente dalle tecnoscienze: «noi tutti conosceremmo, valuteremmo e decideremmo le situazioni della nostra vita dall'interno di un orizzonte culturale tecnocratico, a cui apparterremmo strutturalmente, senza mai poter trovare un senso che non sia da noi prodotto» [Caritas in Veritate, n° 70]. Gli articolati livelli della conoscenza sarebbero assorbiti in quello proprio della conoscenza scientifica-sperimentale. Come talora si ripete provocatoriamente, la (tecno-) scienza unisce e le religioni (e le culture) dividono. La conclusione appare obbligata, accettate le premesse. Ma siamo davvero costretti a farlo?

Non era di questo avviso Giovanni Paolo II quando, nell’indimenticabile discorso all’UNESCO del 2 giugno 1980, affermò: «Genus humanum arte et ratione vivit [cfr. S. Thomae In Aristotelis Post. Analyt., 1]. [...] La cultura è un modo specifico dell’“esistere” e dell’“essere” dell’uomo» (n° 6). E poco oltre: «La cultura è ciò per cui l’uomo in quanto uomo diventa più uomo, “è” di più, accede di più all’“essere”» (n° 7). Nella visione di Giovanni Paolo II la cultura, ben oltre la dimensione puramente strumentale dell’avere, permette all’uomo di indagare su di sé, sul proprio essere (n° 7). E poiché questo humanum che la cultura è chiamata a incrementare è comune a tutti i soggetti, ma non è mai compiutamente posseduto da alcuno di essi, la pluralità delle culture è inevitabile e tuttavia, in forza della comune radice antropologica, non può prescindere dalla cultura. Di conseguenza, la comunicazione tra le culture risulta non solo possibile, ma si rivela necessaria nel cammino verso l’incremento dell’humanum.

D’altro canto, come osservava l’allora Cardinal Ratzinger in una formula particolarmente illuminante, «non esiste la nuda fede o la pura religione. In termini concreti, quando la fede dice all’uomo chi egli è e come deve incominciare ad essere uomo, la fede crea cultura. La fede è essa stessa cultura»(1). La fede, offrendo all’uomo un’ipotesi interpretativa del reale, produce cultura; ma, d’altra parte, la/e cultura/e, esercitandosi, interpreta(no) le fedi stesse. Nel tempo storico, una tale dinamica è insuperabile. Non ha senso pertanto contrapporre un momento iniziale di assoluta chiarezza (nel nostro caso una fantomatica “pura fede”, da situare di preferenza in una mitizzata realtà delle origini) a un tempo delle interpretazioni, dalla nebulosità crescente (“la cultura”, “la religione” in senso barthiano), ma occorre piuttosto pensare a un continuo scambio tra questi due poli. La cultura è sempre da purificare ¬alla luce della fede, ma la fede è sempre da interpretare secondo le istanze suscitate dalla cultura. Come afferma Fides et Ratio al n° 71, «il modo in cui i cristiani vivono la fede è anch’esso permeato dalla cultura dell’ambiente circostante e contribuisce, a sua volta, a modellarne progressivamente le caratteristiche»"(2). Visto dal lato della fede cristiana, ciò significa che ogni cultura valorizza alcuni aspetti dell’autorivelazione divina, ma ne omette o sminuisce altri. Peraltro il realismo cristiano afferma che il bilancio tra quanto è perduto e quanto è mantenuto dell’evento iniziale non è in semplice pareggio o peggio in secca perdita, come un’eco di una voce lontana che si ripercuotesse sempre più fioca: nel trascorrere del tempo cresce infatti l’intelligenza delle verità rivelate(3).

È in quella più completa concezione e della cultura e della fede evocata nelle parole di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che riteniamo si fondi, senza alcuna concessione al relativismo, l’affermazione di una inevitabile interpretazione culturale della fede, così come, per converso, si deve parlare di una inevitabile critica della fede sulla cultura. Con un ultimo passaggio, particolarmente rilevante per Oasis, aggiungiamo che tale dinamica ci appare obbligata anche per le altre religioni. Comunque esse concepiscano il loro rapporto con il Divino, esso risulta sempre culturalmente mediato. Non potrebbe non essere così se è vero che la cultura è «il modo proprio dell’esistenza umana» e che proprio nell’esistenza umana si radica la religione. L’inevitabile interpretazione culturale riguarda dunque ogni espressione religiosa, senza naturalmente inferire indebitamente da questo una presunta intercambiabilità delle varie fedi.

Tradizioni e Tradizione

Il circolo cultura-fede rimarrebbe tuttavia senza carne né sangue se non si considerasse il ruolo delle tradizioni. Su questo argomento Oasis ha avuto modo di ritornare più volte, da ultimo nello scorso numero 9 e nel ricco Comitato scientifico 2009, molti dei cui interventi sono riportati nella sezione attualità di questo numero. Nulla infatti è più astratto dell’immagine di un individuo che edifichi, ogni volta da capo, la propria interpretazione culturale, nata con lui e con lui destinata a morire.

Ben più concretamente, l’interpretazione culturale della fede si attua e si trasmette di generazione in generazione nelle tradizioni, offerte alla libera verifica dei singoli. Contrariamente a quanto una mentalità individualistica indurrebbe a pensare, appartenere a una tradizione non è una limitazione della libertà e inventiva personale ma, al contrario, è la condizione del loro miglior esercizio poiché fornisce un’ipotesi di partenza nella lettura del reale. Le tradizioni, nell’inesausta dialettica tra dare e ricevere che l’etimologia del termine suggerisce, si presentano pertanto come luogo del concreto esercizio dell’inevitabile interpretazione culturale di ogni fede. Proprio per questo esse appaiono sempre bisognose di purificazione e critica, poiché, come afferma Pascal, «per quanta forza abbia tale antichità, la verità deve sempre avere la meglio, quantunque di recente scoperta, giacché essa è sempre più antica di tutte le opinioni che se ne sono avute»(4). Ma – tale è la sconcertante pretesa cristiana – quella stessa Verità che le tradizioni non sanno esaurire ha scelto di assicurare, attraverso la propria libera e definitiva iniziativa, il permanere della Traditio, luogo in cui la Verità vivente e personale, cioè Gesù Cristo, continuamente si offre nella sua oggettività alla libertà dell’uomo. La Traditio, che come ci ricorda Dei Verbum è strettamente connessa alla Sacra Scrittura e al Magistero (n° 10), è «continuità e progresso, conservazione e sviluppo [...] La garanzia divina della sua fedeltà è lo Spirito Santo»(5).

l’Interpretazione Culturale degli Islam

Alla luce di queste considerazioni risulta ora più chiara l’opzione che Oasis ha progressivamente fatto propria a favore delle interpretazioni culturali degli Islam – o, se si preferisce, delle sue diverse tradizioni. Attraverso questa scelta non s’intende operare un’artificiosa separazione sulla pelle dei nostri fratelli musulmani, privilegiando al loro interno i filosofi, i prosatori, gli scienziati, i mistici a detrimento di un nucleo di fede popolare che rimarrebbe estraneo alla nostra ricerca, se non guardato con sospetto. Lo smentisce il dato che della necessità di un’interpretazione culturale della fede si deve parlare anche per il Cristianesimo.

Così pure l’accento posto sulle diversità interne all’Islam, fino al punto di usare talvolta il plurale, non nasconde una strategia del divide et impera, ma intende dar conto delle molteplici traduzioni che ogni fede conosce (quelli che chiamiamo “Islam di popolo”), senza per questo rinunciare a un nucleo distintivo che le è proprio. Sono stato confortato – sia detto en passant – nel sorprendere la stessa formula “gli Islam” nell’intervista al mufti di Bosnia pubblicata nello scorso numero 9. In sintesi e giocando sul titolo di un famoso libro dell’orientalista cattolico Louis Gardet, Gli uomini dell’Islam(6), potremmo dire che Oasis non sceglie gli uomini contro l’Islam, ma gli uomini per arrivare all’Islam.

Vi sono ormai molti esempi di come l’incontro tra credenti di diverse religioni, se vissuto con adeguata coscienza, possa tradursi in un arricchimento vicendevole. Ciascuno infatti può essere stimolato a vivere più in profondità la propria appartenenza religiosa, a comprenderla meglio e più a fondo. Non senza il rischio della libertà, comunque: la possibilità della conversione dev’essere ammessa perché il dialogo possa essere autentico e senza infingimenti. Nell’odierna società plurale questa stessa dinamica d’incontro che i singoli credenti già praticano è chiamata a trovare forme di espressione anche a livello comunitario, principalmente nel campo che chiamiamo delle implicazioni delle fedi. In una prospettiva cristiana, le implicazioni costituiscono le modalità nelle quali i Misteri della fede, secondo la logica sacramentale della Rivelazione [Fides et Ratio n° 13], si incarnano dinamicamente nella storia del soggetto che li vive, incidendo sul modo di concepirsi come uomini, sul modo di concepire la società e il rapporto con il creato.

Nel rispetto delle procedure stabilite, essenziali per il buon funzionamento di uno stato democratico, le diverse interpretazioni culturali dovrebbero potersi confrontare prima di tutto a questi livelli. Ne beneficerebbe la società tutta, ma prima ancora le tradizioni religiose stesse, in un’avventura di reciproca edificazione.



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(1) Joseph Ratzinger, Cristo, la fede e la sfida delle culture, in «Nuova Umanità» 16 (1994), n°6, 95-118 qui 103.

(2) Si possono qui recuperare le osservazioni di Paul Ricœur sulla natura necessariamente ellittica di un’ermeneutica della testimonianza, chiamata a interpretare i segni che l’Assoluto dona di sé: «È in effetti a motivo della propria finitezza che l’affermazione originaria non possa appropriarsi di sé stessa in una riflessione totale a carattere intuitivo, ma debba passare attraverso un’interpretazione dei segni contingenti che l’assoluto dona di sé nella storia. Tuttavia «il fatto che la coscienza di sé sia sospesa a qualche decisione, a qualche scelta, a qualche processo in cui essa fa comparire ciò stesso che è l’apparire dell’assoluto non esprime la debolezza della prova per testimonianza, come in Aristotele, ma la finitezza della coscienza a cui è rifiutato il sapere assoluto (L’herméneutique du témoignage, in La testimonianza, a cura di Enrico Castelli, CEDAM, Padova 1972, 57).

(3) Il pensiero corre subito alla riflessione del Cardinal Newman: An Essay on the Development of Christian Doctrine, Toovey, London 1845 [segue]
[segue] (tr. italiana Lo sviluppo della dottrina cristiana, Jaca Book, Milano 2003).

(4) «Quelque force enfin qu’ait cette antiquité, la vérité doit toujours avoir l’avantage, quoique nouvellement découverte, puisqu’elle est toujours plus ancienne que toutes les opinions qu’on en a eues». Blaise Pascal, Préface sur le Traité du vide, in Œuvres complètes, a cura di Michel Le Guern, t. I, Gallimard, Paris 1998, 458.

(5) Yves M.-J. Congar, La Tradizione e la vita della chiesa, San Paolo, Catania 1964, 192.

(6) Jaca Book, Milano 2002.

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Biografia di oggi sabato 13 febbraio 2010

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Pierluigi Collina


Oggi: 13/02/10 » S. Benigno


Professionista di rigore



Pierluigi Collina
Pierluigi Collina nasce il 13 febbraio 1960 a Bologna, figlio unico in una famiglia dove il papà Elia è impiegato statale e la mamma Luciana è insegnante elementare. Conseguita la maturità scientifica, si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Bologna laureandosi nel 1984 con 110 e lode.
Dal 1991 vive a Viareggio dove esercita la professione di consulente finanziario per Banca Fideuram. Sposato con Gianna è padre di due bambine, Francesca Romana e Carolina.

Strano a dirsi ma la sua squadra del cuore non gioca a calcio: è un grande appassionato di basket e tifosissimo della Fortitudo Bologna.

Gli esordi del giovane Collina sono però comunque all'insegna del calcio, quando entra nella rosa della squadra della parrocchia, insieme agli inseparabili compagni di giochi, con i quali condivide interminabili partite.
Spesso però è in panchina, contentandosi di osservare i compagni dal perimetro del Don Orione di Bologna. Non passa molto tempo che, fortunosamente, viene chiamato come titolare della squadra Allievi di una gloriosa società dilettantistica bolognese, la Pallavicini, giocando due campionati nel ruolo di libero.

I primi approcci con il fischietto da arbitro risalgono ad un periodo di recupero da un infortunio: arbitra le partitelle infrasettimanali di allenamento dei suoi compagni di squadra.

Il vero "talent scout" è il suo compagno di banco del liceo che gli propone di partecipare ad un corso per arbitri di calcio organizzato dalla Sezione arbitri di Bologna all'inizio del 1977. Il suo nome è Fausto Capuano che, come spesso succede nella vita a causa degli imperscrutabili "scherzi" del destino, nell'occasione viene scartato a causa dei suoi difetti alla vista (malgrado portasse le lenti a contatto).

Fin dalle prime partite la stoffa di Pierluigi Collina appare evidente e i dirigenti arbitrali bolognesi iniziano a seguirlo con sempre maggiore attenzione, primo fra tutti il Presidente Piero Piani, persona alla quale, a distanza di tanti anni, rimane ancora legato da grande affetto.

In tre anni Collina raggiunge il massimo livello regionale, il campionato di Promozione, dove resta per tre stagioni durante le quali svolge anche il servizio militare e subisce l'unica invasione di campo della sua carriera, nel parmense, al termine di una partita decisiva per il campionato e vinta dalla squadra in trasferta.

Nella stagione 1983-84 passa a livello nazionale: inizia il suo girovagare per l'Italia, spesso in paesi difficili da trovare anche sulla carta geografica.
Sono anni indimenticabili, che lo vedono in pellegrinaggio verso destinazioni oscure, ma anche chiamato per designazioni di notevole livello.
Sono anche gli anni di un cambiamento a cui in seguito dovrà parte della notorietà: una grave alopecia gli fa cascare tutti i capelli e, ben prima che l'attore Bruce Willis lanciasse la moda del look pelato, si ritrova letteralmente senza un capello in testa, segno distintivo che accompagnerà la sua immagine alla notorietà.

Nella stagione 1988-89, e quindi in tempi molto rapidi rispetto alla media di quegli anni, approda in Serie C: le fonti non ufficiali lo mettono al quarto posto della graduatoria finale che vede sei arbitri promossi, con il dispiacere di non avere convinto al 100% quello che per tanti anni è stato il suo "idolo" (arbitralmente parlando), Agnolin.

Il grande salto avviene nella stagione 1991-92 e il primo "ritiro" estivo a Sportilia, a stretto contatto con tanti grandi, da Casarin a Lanese, da Pairetto a D'Elia, da Baldas e a Lo Bello è una esperienza straordinaria.
Come prima prova in serie B deve affrontare l'incontro Avellino-Padova ma, dopo altre cinque partite, riesce ad ottenere il debutto in Serie A. Al termine della stagione le partite in Serie A sono otto: un record.

Il 1995 è l'anno in cui, dopo 43 partite di Serie A arbitrate, viene promosso internazionale. Grandi sono le soddisfazioni ottenute in campo internazionale, dai Giochi Olimpici di Atlanta nel 1996, con l'onore di dirigere la Finale fra Nigeria e Argentina, alla Finale della Champions League 1999 a Barcellona, con il rocambolesco epilogo che diede il successo al Manchester United sul Bayern Monaco, dalla Coppa del Mondo 1998 in Francia ai Campionati Europei Euro 2000.
La sua partita più importante e prestigiosa è la finale mondiale del 2002, tra Brasile e Germania (2-0).

Nel 2003 pubblica il libro "Le mie regole del gioco. Quello che il calcio mi ha insegnato della vita".

Alla fine della stagione 2005, dopo aver compiuto 45 anni, soglia alla quale gli arbitri sono solitamente obbligati a lasciare il fischietto, la FIGC cambia il regolamento per permettere a Collina di rimanere in campo ancora un anno.

Eletto per cinque volte arbitro dell'anno, in concomitanza con la partenza della nuova stagione calcicstica, Collina viene accusato dall'AIA (Associazione Arbitri Italiani ) di conflitto d'interessi dopo aver sottoscritto un contratto pubblicitario da 800.000 euro all'anno con la Opel, azienda sponsor del Milan.

Già personaggio mediatico, la cui immagine era già stata utilizzata per campagne pubblicitarie, come di solidarietà, sentendo la sfiducia che arrivava da quel mondo che amava e a cui si era tanto dedicato, Pierluigi Collina in una conferenza stampa ha dato le sue dimissioni il 29 agosto 2005.
Si è dimesso da quella "famiglia" di cui ha fatto parte per 28 anni. Gli è stato imputato di non rispettare le regole, lui, che ritiene "il rispetto di queste uno dei valori più importanti, un valore che mi è sempre stato proprio come arbitro e come uomo".

Riconoscimenti:

La Associazione Italiana Arbitri gli ha riconosciuto il Premio Bernardi quale miglior debuttante in Serie A nella stagione 1991/92; il Premio Dattilo quale miglior arbitro internazionale nella stagione 1996/97; il Premio Mauro quale miglior arbitro della Serie A nella stagione 1998/99.
La Associazione Italiana Calciatori, nell'ambito della manifestazione "Gli oscar del calcio", chiede ai giocatori di votare il miglior arbitro e per tre volte su quattro edizioni, nel 1997, 1998 e 2000, risulta il più votato a testimonianza della stima che i giocatori nutrono in lui.
La Federazione Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, la IFFHS, lo vota il miglior arbitro del mondo negli anni dal 1998 al 2003.
La sua prestazione nella gara Francia-Spagna dell'Europeo 2000 viene considerata la migliore dell'intero torneo da parte della Commissione Tecnica della Uefa.

Nel mese di luglio 2007 è stato nominato dal comitato nazionale dell'Aia, nuovo designatore dei direttori di gara di serie A e B.

ultimo aggiornamento: 19/07/2007




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