mercoledì 29 dicembre 2010

Videogiochi: "Tron: Legacy", 28 anni dopo il videogame è in 3D

Il sequel del cult movie con Jeff Bridges arriva in Italia il 29 dicembre (in
3D) e dal 5 gennaio nelle sale tradizionali

Erano i primi anni Ottanta quando al cinema arrivò il mondo virtuale di Tron,
che stupì per i primi effetti speciali e l'avveniristico universo
fantascientifico che appassionò milioni di spettatori, diventando un cult
movie. A 28 anni di distanza la Disney punta a ripetere l'exploit con Tron:
Legacy: l'avventura high-tech è diventata tridimensionale, avvicinandosi al
mondo digitale in cui è ambientato, in modo da soddisfare le esigenze dei
vecchi fan e del pubblico più giovane, abituato alle mirabolanti magie della
tecnologia sul grande schermo. Uscito negli Stati Uniti a metà dicembre (dove
in due settimane ha incassato oltre 88 milioni di dollari), il film arriva in
Italia dopo la grande abbuffata natalizia: da mercoledì 29 dicembre sarà nelle
sale 3D e dal 5 gennaio in tutti gli altri formati.

Per una sfida così ambiziosa, la Disney ha deciso di affidarsi a due figure
che avevano dato un contributo chiave al successo del primo capitolo: il
regista Sean Bailey, produttore del nuovo film, e Jeff Bridges, che è tornato a
vestire i panni di Kevin Flynn, eroe di Tron e figura centrale nel sequel, dove
presta anche il volto, in una curiosa versione digitale ringiovanita, al
cattivo Clu. Al suo fianco Garret Hendlund, nella parte di Sam Flynn, il figlio
di Kevin tormentato dalla scomparsa del padre, e Olivia Wilde, nel ruolo
dell'audace guerriera digitale Quorra, che accompagna i due in una tecnologica
sfida tra la vita e la morte. Inoltre, un cammeo di Michael Sheen che ricorda
un futuristico Jocker. La regia è invece nelle mani del debuttante Joseph
Kosinski, architetto prestato alla cinematografia che ha dato un rilevante
contributo anche alla progettazione delle scenografie.

Il film porta gli spettatori in un mondo digitale mai visto prima, simile a un
enorme videogame, dove brillano raggi laser e luci al neon. Tron: Legacy
riparte da Sam Flynn, giovane 27enne esperto di tecnologia, che decide di
indagare sulla scomparsa di suo padre, a capo del colosso informatico Encom, di
cui si sono perse le tracce da oltre vent'anni. Nessuno immagina che fine abbia
fatto e tutti ignorano che Flynn invece non ha mai smesso di sperimentare il
teletrasporto e di entrare nel mondo virtuale da lui stesso creato. Quella
stessa realtà da lui progettata, però, lo ha "catturato" al punto da non farlo
più uscire, e solo suo figlio, con l'aiuto della fedele Quorra è in grado di
entrarvi e provare a riportarlo indietro. Sam si ritrova catapultato nello
stesso mondo di crudeli programmi e giochi di gladiatori in cui il genitore ha
vissuto per 25 anni.

La colonna sonora è dei Daft Punk, un tappeto di musica elettronica per
accompagnare le moto luminescenti e le auto che sfrecciano sembrando ologrammi
e dischi di luce usati come armi-frisbee. La spettacolarità cinematografica è
assicurata, e forse anche qualche prestigioso riconoscimento: Tron: Legacy è
tra i quindici film scelti dall'Academy of Motion Picture Arts and Sciences per
partecipare alla corsa agli Oscar per gli effetti speciali visivi. La lotta è
ardua, e ai primi di gennaio i titoli in lizza diventeranno sette.
Successivamente tutti i membri della sezione effetti speciali visivi saranno
chiamati a vedere 15 minuti dei sette prescelti e votare i cinque candidati
all'Oscar, che saranno annunciati il 25 gennaio.

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