venerdì 31 dicembre 2010

Capodanno: I CENTO NOMI DELL'ANNO

Il bacio alla terra della Schiavone
Spalletti e il primo trionfo in Russia
Da Kodjovi Obilale ad Armin Zoeggeler. Si conclude il viaggio fra i personaggi
che hanno lasciato un segno nel 2010
di GIANNI MURA
Il bacio alla terra della Schiavone Spalletti e il primo trionfo in Russia

Francesca Schiavone dopo il trionfo al Roland Garros

OBILALE KODJOVI
(ex calciatore)
L'imboscata alla nazionale del Togo a Cabinda (Angola) nell'ultima Coppa
d'Africa molti l'hanno dimenticata. Non può farlo chi ne porta i segni, come
questo portiere non famoso (serie C francese) costretto a smettere di giocare
e, forse, di camminare.

ORMEZZANO GIAN PAOLO
(giornalista)
Il vecchio, ma non rimbambito, Gpo per me è più di un collega, da tante ne
abbiamo vissute seguendo lo sport. "Non dite a mia mamma che faccio il
giornalista sportivo, lei mi crede scippatore di vecchiette" è il titolo del
suo ultimo libro, che rifà il verso a Jacques Seguéla, noto pubblicitario
francese. È un libro di ricordi che mescola Alì e Moser, la Simeoni e Pelè,
Meroni e Berruti, Platini e Zoff. Un libro da 8, direi anche di più se non
temessi di sembrare parziale. Bella anche la prefazione di Massimo Raffaeli.

OSS DANIEL
(ciclista)
Se gli allentano il guinzaglio, dalle classiche del Nord con qualcosa di buono
torna di sicuro. 7,5.

PASTORI SARDI
Non saranno le manganellate a cancellare le loro ragioni. E ormai non hanno
altra strada che la strada. Amaro 9.

PAUL
(polpo pronosticatore)
Non è che morto un Paul se ne fa un altro. Si può variare. Basta piazzare tre
contenitori di cibo con su scritto 1, X e 2 e poi provvedere. Può bastare un
cane (Oliviero il levriero), o un gatto (Gaetano
il soriano) o chi vi pare, a seconda dei mezzi: Gino il babbuino, Simeone il
leone, Riccardo il ghepardo, Lillo l'armadillo, Casimiro il tapiro e la pantera
Neera. Tanto i pronostici non li sbaglia solo chi non li fa, come diceva Brera.

PELLEGRINI FEDERICA
(nuotatrice)
I Mondiali di Dubai e la rottura col tecnico Morini preoccupano un po', in
vista di Londra. Ma non troppo: 7,5.

PITTIN ALESSANDRO
(sciatore)
Uno dei pochi giovani emersi a Vancouver, fa scoprire all'Italia una
disciplina misteriosa come la combinata nordica: 8.

POLVERELLI ROBERTO
(allenatore)
Con la rappresentativa di serie D arriva in semifinale al torneo di Viareggio.
8 strameritato.

PORCEDDA SERGIO
(ex presidente Bologna)
Una delle ultime barzellette dell'anno, solo che non fa ridere. Voto 3.

PRIVIERO MASSIMO
(cantante)
"Rolling Live" conferma la buona vena rock di questo veneto trapianto a
Milano, molto attento ai testi e alla sua libertà: 8.

QUAGLIARELLA FABIO
(calciatore)
Simbolo di imprevedibilità, merce rara. 9

RANIERI CLAUDIO
(allenatore Roma)
È quello che ha fatto più punti nel 2010. Si compiaccia, si rilassi, provi a
sorridere: 7,5.

RAZZOLI GIULIANO
(sciatore)
In slalom, unico oro olimpico, ma è il dopo-Olimpiadi che allarma. 7 di
incoraggiamento.

RED BULL
(Formula Uno)
Vince il Mondiale piloti e costruttori nonostante una tattica leale (o
suicida) che non prevede ordini di scuderia: 9.

ROSSI VALENTINO
(pilota)
Ha fatto incetta di voti altissimi. Vediamo come se la cava con la Ducati.
Sfida non facile, 8 per ora.

REJA EDOARDO
(allenatore Lazio)
Occhio alle fronde interne, il difficile viene adesso. Se si facesse espellere
un po' meno, sarebbe da 9.

SCHIAVONE FRANCESCA
(tennista)
"La cosa che mi piace di più è baciare la terra". Ma quanto è piaciuto anche a
noi vederla, stravolta e felice, baciare la terra del Roland Garros: 10.

SCHWAZER ALEX
(marciatore)
Il campione di Pechino dice di non divertirsi più e si separa dal tecnico
Damilano. Altro enigma preolimpico. Voto sospeso.

SIMONI GIGI
(dt Gubbio)
Scottato dalle ultime esperienze nel cosiddetto calcio che conta, sta
pilotando la squadra umbra verso la serie B. Complimenti a un gentiluomo non
d'altri tempi, se ancora si ritrova in questi: 8,5.

SPALLETTI LUCIANO
(allenatore Zenit)
Primo italiano a vincere lo scudetto in Russia. Con una squadra forte, è vero,
ma anche con molta autorevolezza: 8,5.

TABAREZ OSCAR
(ct Uruguay)
Altro gentiluomo della panchina, presenta una squadra bella, tosta, che esalta
la "garra charrua" senza farla tracimare. Quarto per un pelo, ma la traversa di
Forlan può compensare il mani di Suarez col Ghana. Voto 8.

TAGLIAVENTO PAOLO
(arbitro)
Primo arbitro italiano a fermare una partita di serie A per cori razzisti.
Bravo: 9.

TROST ALESSIA
(saltatrice in alto)
Una delle promesse della nostra atletica è questa ragazza di Pordenone. Bene
augurante 7,5.

VAN DEN VORST MONIQUE
(ex atleta disabile)
Olandese, 26 anni, tre ori mondiali e due argenti paralimpici con la handbike.
Dopo tredici anni sulla carrozzella torna a camminare. Nessun voto adeguato
alla gioia di risentire i piedi, le gambe, alla felicità del movimento
ritrovato.

VARGAS LLOSA MARIO
(scrittore)
Il peruviano, Premio Nobel per la Letteratura, dà il calcio di inizio di Real
Madrid-Valencia il 4 dicembre. Mi sforzo, ma non ricordo che Montale o Fo o
Quasimodo siano mai stati invitati all'equivalente, in Italia. Anche quando la
cultura faceva meno paura. Vargas Llosa dirige anche un master all'Università
europea di Madrid per chi volesse specializzarsi in calcio e dintorni
(comunicazione, marketing, salute, etica, gestione). Segnalazione di pura
cronaca, senza voto.

VASSALLO ANGELO
(sindaco di Pollica)
Altro nome da ricordare. Ammazzato solo perché faceva gli interessi della sua
gente e non della malavita. Isolamento da vivo e tanti applausi da morte, così
pare vadano le cose.

VENDOLA NICHI
(politico)
La parola "passione" salta sempre fuori, quando si parla di lui. E qualcosa
vorrà dire. Per me 8,5.

VERITAS
(ristorante)
A Napoli, miglior pranzo del 2010.

VICTORIA
(aquila)
È la sorella portoghese di Olympia, l'aquila laziale. Ma non vola più da tre
settimane sul Da Luz per una lite tra il Benfica (in arretrato con i pagamenti)
e Juan Bernabè, l'addestratore. Il club vuole rimpiazzare Victoria con altro
esemplare e, ovviamente Bernabè con altro addestratore. Uno squallore da 5.

VITTEK ROBERT
(calciatore)
Ahn, forse perché sotto Gaucci, aveva avuto più pubblicità come affossatore
dell'Italia. Strano che nessuno abbia ingaggiato questo nerboruto slovacco (7).

WHITE SHAUN
(sciatore)
Giovane e alternativo, affascina il pubblico olimpico con esibizioni
spettacolari e molte pericolose nello snowboard half pipe: 8,5.

ZANETTI JAVIER
(calciatore)
Gioca meglio adesso di quando è arrivato, una vita fa. E, da buon capitano,
gioca sempre per la maglia che porta e mai contro l'allenatore: 9.

ZENGA WALTER
(ex allenatore Al-Nassr)
Lascia la squadra al secondo posto nel campionato saudita e sbatte la porta.
"Non mi licenziano, sono io che me ne vado. Sono senza stipendio da sei mesi,
come il mio staff". Se anche gli arabi prendono la brutta abitudine di non
pagare, con tutti i petrodollari che hanno, il mondo del pallone si restringe,
e l'episodio ci costringe a scrivere 3.

ZOEGGELER ARMIN
(slittinista)
"Solo" (avverbio osceno, nel caso) terzo a Vancouver, subito si rilancia
vincendo a 37 anni in Coppa, una gara dopo l'altra: 8,5.
(3 / fine)

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